Progettazione

Appalti/3. Boom per gli accordi quadro nella progettazione: da Anas e Polimi avvisi per 61,8 milioni

di Massimo Frontera

L' "effetto codice" sul mercato della progettazione pubblica - con al centro la novità dell'addio all'appalto integrato - non potrebbe essere più concreto. Dalla sua entrata in vigore (il 19 aprile 2016) è passato un anno e, a conti fatti, il bilancio del business della progettazione parla da solo. I numeri arrivano dall'Oice, il cui ufficio studi monitora costantemente l'andamento dei bandi di gara. Ebbene: nei 12 mesi appena trascorsi (maggio 2016-aprile 2017) il bollettino dell'Oice, indica, rispetto ai 12 mesi precedenti, un incremento del 35,1% nel numero degli avvisi pubblicati e, soprattutto, un incremento del 65,8% per gli importi a base di gara. In termini assoluti - secondo l'Oice - negli ultimi 12 mesi sono andati in gara avvisi per 406,2 milioni di importo a base d'asta contro i 245 milioni dell'anno prima. L'effetto positivo è stato particolarmente sensibile negli ultimi mesi. Nel primo quadrimestre 2017, i bandi di sola progettazione, risultano in crescita tendenziale sia nel numero (+32,4%), sia nei valori a base d'asta (+83,1%). Quanto al mese che si è appena concluso, cioè aprile 2017, il numero dei bandi di sola progettazione ha visto incrementi tendenziali altrettanto significativi nel numero di avvisi (+15,6%), e nel valore (+84,2%).

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Un altro fenomeno rilevante è il ricorso all'accordo quadro da parte della committenza. In un anno sono state bandite 19 gare sopra il milione di euro per servizi di progettazione con accordo quadro (pluriennale), per un valore di 61,8 milioni. L'Anas è un protagonista quasi assoluto, con ben 16 gare con accordo quadro sulle 19 totali. Le altre tre gare (per 18 milioni in totale) sono state bandite dal Politecnico di Milano.
L'unica nota dolente riguarda la media dei ribassi d'asta, che si mantiene sempre su valori significativi: a fine aprile il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare pubblicate nel 2014 è al 30%, per quelle indette nel 2015 al 39,9%. Infine, per l'Oice le notizie che riguardano le gare pubblicate nel 2016 (quasi tutte prima dell'entrata in vigore del decreto 50/2016) danno un ribasso che arriva al 41% circa.

«Il nuovo codice ha indubbiamente alimentato una domanda pubblica quasi inesistente fino all'anno scorso - afferma il direttore generale dell'Oice, Andrea Mascolini - soprattutto l'aumento del numero dei bandi dà il segno tangibile di un rilancio del mercato dei progetti che, inevitabilmente, si tradurrà in appalti di lavori nei prossimi mesi». L'Oice guarda positivamente - ma con qualche cautela - alla fase che si inaugura con l'arrivo del correttivo appalti. «È nostro auspicio - aggiunge Mascolini in riferimento alle novità del correttivo - che le deroghe al principio dell'affidamento dei lavori sulla base del progetto esecutivo siano utilizzate con parsimonia e soprattutto quando vi siano fattispecie realmente rispondenti ai casi previsti dalla legge; e su questo vigileremo con attenzione».

Le gare di progettazione con accordo quadro pubblicate tra il primo maggio 2016 e il 30 aprile 2017 (di importo oltre il milione di euro)

Le principali gare di progettazione di opere pubblicate tra il primo maggio 2016 e il 30 aprile 2017 (di importo oltre il milione di euro)

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