Progettazione

Ok in Senato al Ddl autonomi: sussidiarietà per i professionisti tecnici e apertura sul fascicolo di fabbricato

di Giuseppe Latour

Non ci sono solo welfare e tutele sui pagamenti. Il Ddl sul lavoro autonomo, licenziato ieri dal Senato in prima lettura con 173 sì e 53 astenuti, contiene anche un capitolo che potrebbe rivelarsi strategico per l'edilizia: il Governo, infatti, è delegato dal Parlamento ad adottare misure che aumentino la cosiddetta "sussidiarietà". Vuol dire, tradotto in pratica, che ai professionisti verranno delegate funzioni tipiche della pubblica amministrazione, a partire dalla certificazione dell'adeguatezza dei fabbricati alle norme di sicurezza e a quelle energetiche.

La novità è contenuta all'articolo 5, inserito dalla commissione Lavoro nel corso delle sue votazioni. Qui si spiega che «al fine di semplificare l'attività delle amministrazioni pubbliche e di ridurne i tempi di produzione», il Governo dovrà adottare entro un anno una serie di decreti delegati «di rimessione di atti pubblici alle professioni ordinistiche». Si tratta di un passaggio molto importante, che accoglie richieste storiche di diversi Consigli nazionali, a partire soprattutto da quello degli ingegneri.

L'esecutivo, quindi, dovrà individuare alcuni atti delle amministrazioni pubbliche la cui redazione passerà ai professionisti, grazie alla loro terzietà. Le partite Iva, cioè, assumeranno un ruolo sussidiario rispetto alla Pa, incamerandone i compiti. Questo, nel campo dell'edilizia, avrà un obiettivo molto concreto, già individuato dal disegno di legge: le semplificazioni in materia di certificazione dell'adeguatezza dei fabbricati alle norme di sicurezza ed energetiche, «anche attraverso l'istituzione del fascicolo del fabbricato».
Per il resto, i 22 articoli del Ddl contengono altre novità molto rilevanti, in materia di deducibilità delle spese, smart working, welfare e pagamenti In dettaglio, vengono estese le tutele per le partite Iva e diventano abusive le clausole che concordano termini per "saldare" il pagamento superiori a 60 giorni dalla consegna al cliente della fattura. In caso di maternità, la professionista avrà la possibilità di ricevere l'indennità pur continuando a lavorare. In caso di malattia o infortunio, su richiesta dell'interessato, si potrà sospendere la prestazione, salvo che venga meno l'interesse del committente.

Vengono, poi, rafforzate le deduzioni delle spese di partecipazione a convegni, congressi o a corsi di aggiornamento professionale. Diventano interamente deducibili entro un tetto annuo di 100mila euro i costi per master, corsi e convegni (escluse le spese per vitto e alloggio) ed entro 5mila euro annui le spese per servizi personalizzati di politica attiva organizzati dai centri per l'impiego. Da segnalare, infine, una novità importante in materia di accesso alle gare. I liberi professionisti potranno aggregarsi in «reti, consorzi o forme associate», anche temporanee, per accedere ai bandi di gara (e concorrere così, con meno vincoli, all'assegnazione di incarichi e appalti).

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