Progettazione

Catanzaro affida la redazione del piano strutturale, compenso: 1 euro (e rimborso spese 250mila)

di Massimo Frontera

Arriva in «Gazzetta» la gara del Comune di Catanzaro per la redazione del piano strutturale. E si riaccendono le polemiche divampate nel marzo scorso, quando la giunta cittadina ha preso la prima decisione sull'affidamento. Un servizio complesso che include la redazione del piano strutturale, la redazione del regolamento edilizio e urbanistico e la valutazione ambientale strategica della pianificazione. Il motivo delle polemiche - e dei prevedibili strascichi legali - è presto detto. La gara prevede il compenso simbolico di un euro. In altre parole il Comune cerca professionisti che si offrano di svolgere il servizio gratuitamente, salvo il rimborso delle spese, quantificate dal bando in una cifra massima di 250mila euro.

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Le Casse comunali - fanno sapere gli amministratori - non hanno in cassa tutti i 450mila euro che servirebbero a finanziare la gara. Ed ecco allora l'idea: chiedere ai professionisti di partecipare gratis. L'idea suscita subito feroci reazioni polemiche da parte dei professionisti locali. Ma il Comune tira dritto e sbandiera un parere chiesto preventivamente alla Corte dei Conti. E i magistrati contabili dicono "sì". Con la delibera votata dalla sezione regionale Calabria il 29 gennaio scorso - che dunque conteneva riferimenti al precedente codice appalti - si concede al Comune di Catanzaro il via libera alla procedura di gara. Dopo la loro argomentazione, i magistrati concludo che «l'Amministrazione comunale possa procedere alla indizione di un bando pubblico per il conferimento di incarico gratuito di redazione del nuovo Piano di Sviluppo Comunale, con la previsione del mero rimborso delle spese sostenute». Ovviamente, si ribadisce che l'affidamento deve passare per una gara e che la «valutazione comparativa fra più offerte di incarico gratuito è necessaria per garantire lo svolgimento di una gara d'appalto di progettazione a partità di condizioni fra professionisti, perché la selezione deve avvenire su altri elementi di valutazione, diversi da quello della considerazione della congruità economica delle offerte; per cui la gratuità delle candidature all'incarico si connota come identico presupposto per la valutazione comparativa delle offerte professionali medesime».

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Il direttore dell'Urbanistica della città è sereno. «La possibilità di fare affidamenti a titolo gratuito è perfettamente legale e legittima - sostiene il direttore Giuseppe Lonetti -. La selezione avverrà sulla base di requisiti tecnici a beneficio della qualità; e il vincitore della competizione potrà ripagarsi grazie al prestigio ottenuto grazie a questo incarico».
Non la pensano così gli architetti. «Mi riservo di esaminare le carte in modo più approfondito - commenta il presidente degli architetti Giuseppe Cappochin - intanto ho già allertato il nostro ufficio legale per rispondere a questa iniziativa. Non possiamo accettare un cosa del genere. Ritengo che sia una cosa scandalosa, negativa e anche preoccupante perché potrebbe creare precedenti. Io faccio piani e questi incarichi valgono mezzo milione di euro. È impensabile fare i piani a titolo gratuito, salvo le spese. Come può esserci trasparenza e centralità del progetto?». «Faremo tutto quello che è possibile fare per contrastare queste cose: siamo diventati gli unici professionisti che lavorano a gratis».

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La delibera del gennaio 2016 della Corte dei Conti della Calabria che approva la scelta del Comune di Catanzaro

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