Progettazione

Ingegneria, iscritti di nuovo in crescita: ma è fuga dalla specializzazione in edilizia

di G.La.

Il numero degli immatricolati ai corsi di laurea in ingegneria torna a crescere. Dopo il leggero calo dello scorso anno, l'analisi del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri attesta che nel 2014/2015 siamo di nuovo in crescita: le iscrizioni sono 46.748 contro le 45.761 dei dodici mesi precedenti. Anche se c'è da registrare il trend negativo di tutto il comparto legato alle costruzioni. Lo stesso Cni, addirittura, parla di una vera e propria fuga dal ramo civile che, ormai, è il meno ambito tra i ragazzi. Soprattutto a causa della crisi economica, che ormai riduce al minimo le opportunità di lavoro in questo settore.

Passando ai numeri, gli immatricolati tornano ad aumentare sia in numero, sia in proporzione al bacino potenziale costituito dai diplomati delle scuole superiori: 56,8% a fronte del 56,4% dell'anno accademico precedente. In questo universo così ampio, i due politecnici (Milano e Torino) si confermano ancora una volta i principali centri di formazione ingegneristica italiani, tanto da accogliere quasi un quarto degli immatricolati ai corsi ingegneristici. Se si considera, poi, che circa il 20% degli immatricolati si è iscritto ad un corso di laurea attivato presso uno degli atenei romani o napoletani, appare evidente come quasi la metà degli immatricolati ad un corso ingegneristico sia concentrata a Milano, Torino, Roma e Napoli, nonostante ci siano in Italia altri 43 atenei che offrono corsi di laurea simili.

La correlazione tra andamento delle iscrizioni e situazione congiunturale del mercato del lavoro si evince chiaramente dall'analisi delle immatricolazioni per classe di laurea: a fronte, infatti, di un incremento complessivo pari al 2,2%, si assiste ad un calo vertiginoso del numero degli immatricolati ai corsi attinenti al settore civile-edile, conseguenza della grave crisi che il settore delle costruzioni e dell'ingegneria civile sta attraversando. Nell'anno accademico 2014/15, infatti, gli immatricolati alla classe L-7 (ingegneria civile ed ambientale) si sono ridotti di circa il 15% rispetto all'anno precedente. Considerando che anche il numero di immatricolati ai corsi di laurea "ex-architettura" ha subito una importante contrazione, «appare evidente – spiega il Centro studi - come si stia assistendo ad una progressiva "fuga" dai corsi del ramo civile, tanto da risultare il settore ingegneristico meno ambito dai futuri ingegneri».

Riprende invece a ampliarsi la componente femminile, dopo la battuta d'arresto registrata nell'anno accademico 2013/2014: nel 2014/15 il numero di ragazze iscritte ad un corso di laurea ingegneristico "tipico" sfiora quota 10mila, pari al 25,8% degli immatricolati (contro il 25% dell'anno precedente). Il numero di donne aumenta in maniera significativa soprattutto nei corsi di laurea della classe industriale (circa il 15% in più), mentre, al contrario, cala decisamente nel settore civile ed ambientale (-14,5%), con l'eccezione costituita dai corsi di laurea magistrale a ciclo unico, che registrano un incremento del 7,1%.soprattutto nei corsi di laurea della classe industriale (circa il 15% in più), mentre, al contrario, cala decisamente nel settore civile ed ambientale (-14,5%), con l'eccezione costituita dai corsi di laurea magistrale a ciclo unico, che registrano un incremento del 7,1%.soprattutto nei corsi di laurea della classe industriale (circa il 15% in più), mentre, al contrario, cala decisamente nel settore civile ed ambientale (-14,5%), con l'eccezione costituita dai corsi di laurea magistrale a ciclo unico, che registrano un incremento del 7,1%.

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