Progettazione

Bandi di progettazione, a maggio valori dimezzati. L'Oice: «Effetto codice»

di Massimo Frontera

Crollo dei servizi di ingegneria e di architettura a maggio. Il consueto monitoraggio Oice/Informatel (a cura del centro studi delle società di ingegneria) segnala che nel quinto mese dell'anno il valore dei bandi mandati in gara si è praticamente dimezzato: -49,3% rispetto allo stesso mese dell'anno prima. In valori assoluti, sono andati in gara servizi per complessivi 21 milioni di euro a base d'asta contro i 41,5 milioni del maggio 2015. Il numero dei bandi risulta invece in crescita (+23,5% rispetto a maggio 2015), ma con crollo - anche in questo caso - del valore medio: 59mila euro contro 143.654 euro del maggio 2015.

Peraltro a maggio c'è stata anche l'iniziativa - del tutto eccezionale e irripetibile - dei concorsi lanciati dal ministero dell'Istruzione per progettare 52 scuole innovative. L'iniziativa ha contribuito con 52 avvisi per 40mila euro ciascuno, per un totale di oltre due milioni di euro.

«Questo calo - ha osservato il presidente dell'Oice, Gabriele Scicolone - è preoccupante ma non del tutto allarmante se sarà limitato nel tempo; va inquadrato in questa "fase di transizione" dovuto all'entrata in vigore del nuovo codice appalti». Non c'è però dubbio che la battuta d'arresto sia dovuta al codice appalti. La prova del nove è anche la scomparsa degli appalti integrati, che le nuove regole mandano praticamente in soffitta. E infatti a maggio si contano solo 6 appalti integrati. Nel maggio 2015 ne erano stati pubblicati 98. L'ultima "fiammata" si è avuta ad aprile, con la corsa a pubblicare gli avvisi prima dell'entrata in vigore del codice: 146 avvisi.


I valori di maggio rappresentano un picco negativo che non si vedeva da tempo. Per trovare un valore più basso bisogna arrivare al settembre 2014, mese in cui i servizi di progettazione sono scesi a 20 milioni e mezzo in totale.
Nonostante questo, il bilancio dei primi cinque mesi dell'anno resta positivo, grazie a risultati record del periodo gennaio-aprile. Rispetto ai primi cinque mesi del 2015, il numero dei bandi risulta incrementato del 9,7% (1.714 avvisi in totale). Stessa cosa per i valori che si mantengono superiori del 59,3% (per oltre 296 milioni di euro).

«Come avevamo previsto, noi tra gli altri, l'entrata in vigore del nuovo codice appalti ha rallentato il mercato - sottolinea Scicolone - ma confidiamo in una rapida ripresa non appena il "sistema" inizierà a digerire la nuova impostazione. È infatti normale che le stazioni appaltanti abbiano dovuto "prendere le misure" al nuovo codice, verificare l'impatto sulle procedure programmate di novità come l'abolizione dell'appalto integrato e dell'obbligo di affidare i lavori sulla base della progettazione esecutiva, elementi che necessitano un reset delle progettazioni che erano nei cassetti delle stazioni appaltanti». «Ritengo - conclude il presidente dell'Oice - che un bilancio vero e serio dell'impatto del nuovo codice sarà possibile soltanto fra sei mesi quando ci saranno anche le linee guida e gli altri provvedimenti attuativi fra cui alcuni di particolare rilievo come il decreto livelli progettazione».

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