Progettazione

Fondo progettazione opere idrogeologiche, le Regioni: «Più risorse al Centro-Nord»

di Giuseppe Latour

Riequilibrare la ripartizione dei fondi, troppo favorevole al Mezzogiorno. È questa la richiesta che le Regioni hanno avanzato al Governo, attraverso il parere con il quale la Conferenza Stato Regioni ha esaminato il Dpcm sul fondo progettazione in materia di dissesto idrogeologico, appena chiuso da Palazzo Chigi e ministero dell'Ambiente. La quota dell'80% a favore del Sud, infatti, penalizza aree con grandi esigenze di messa in sicurezza del territorio: Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio e Toscana. Nella prossima manovra, allora, l'esecutivo dovrà impegnarsi a riequilibrare questo riparto con un nuovo intervento.

L'obiettivo del plafond da 100 milioni di euro, regolato dal collegato ambientale (legge n. 221 del 2015) e finanziato con la delibera Cipe n. 32 del 2015, è portare il più rapidamente possibile gli elaborati delle Regioni sul dissesto idrogeologico al livello di progetto esecutivo, in modo da mandarli in gara. Le modalità di funzionamento del fondo, gli interventi prioritari, il meccanismo di selezione e rotazione saranno regolati da un Dpcm sul quale il Governo ha appena chiuso i suoi lavori e che è stato girato alla Conferenza Stato-Regioni per un parere, reso nella seduta del 26 maggio scorso.

Le osservazioni dei governatori, che hanno dato via libera al provvedimento, si sono sostanzialmente concentrate soprattutto su un punto: la ripartizione delle risorse. Si tratta di un problema comune ai fondi raccolti per pagare gli interventi di messa in sicurezza del territorio, dal momento che in molti casi sono stati finanziati tramite il Fondo di sviluppo e coesione. Per le risorse Fsc vale infatti la regola dell'80-20: l'80% del denaro deve essere obbligatoriamente assegnato a Regioni del Mezzogiorno e solo il 20% al Centro-Nord.
In materia di dissesto questo vincolo risulta essere particolarmente pesante. Nella bozza di decreto sono, infatti, già indicate le opere che potenzialmente potrebbero essere oggetto di finanziamento tramite il nuovo fondo progettazione. E sono molti i casi di Regioni con grande domanda di progetti ma che dovrebbero spartirsi (in tutte le regioni del Centro-Npord) appena 20 milioni di euro per completare gli elaborati. Solo per citare i casi più clamorosi: Piemonte (interventi per 100 milioni), Emilia Romagna (96 milioni), Lazio (72 milioni), Toscana (63 milioni), Liguria (55 milioni).
Da qui, allora, deriva l'osservazione più importante fatta dai governatori alla bozza di Dpcm preparata dal ministero dell'Ambiente e da Palazzo Chigi: questo riparto va riequilibrato, prevedendo dei meccanismi che mettano a disposizione delle Regioni settentrionali più denaro. Non sarà possibile farlo immediatamente, dal momento che il profilo del Fondo progettazione, con i suoi 100 milioni di euro totali, sembra definito. La richiesta, però, è che la prossima legge di Stabilità preveda una compensazione, liberando nuove risorse per le Regioni che, con questa decreto, incasseranno poco o nulla.

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