Progettazione

Cascina Merlata cresce: all'Ati con Scandurra Studio la progettazione di 400 appartamenti

di Massimiliano Carbonaro

Il gruppo di progettazione composto da Recchi engineering, Scandurra Studio, Zanetti Design Architettura, Ai group e Federico Oliva Associati, è stato selezionato - dopo una lunga procedura di gara e con un bando partito ad ottobre 2015 - per disegnare i due lotti di residenza libera del comparto di Cascina Merlata a Milano.
Si tratta di oltre 400 abitazioni con cui EuroMilano, si accinge a dare il via alla seconda fase della riqualificazione dell'area che fino a questo momento ha visto realizzato l'ex Villaggio Expo, che ora si chiama Social Village.

La storica Cascina ristrutturata ospita funzioni di interesse pubblico, le sette torri già realizzate e utilizzate durante l'esposizione universale stanno per essere affiancate da altri 4 edifici sempre destinati all'housing sociale (alla fine saranno 690 alloggi tutti pensati per la residenza a prezzi calmierati) che saranno completati per fine 2016, il 50% del parco è stato ultimato: ha così preso forma il nuovo quartiere del capoluogo lombardo che si estende per oltre 900mila mq che prevede nel suo complesso al suo interno residenze per 52.500 mq di housing sociale, altre 127mila di convenzionata gestita da un pool di cooperative e 143.500 mq di edilizia libera più commerciale, asili e scuole elementari e media.

Si tratta di una vasta area a Nord – Ovest della città, sulla direttrice storica del Sempione, rimasta abbandonata ma preziosa visto che confina a Nord con l'autostrada A4 Torino-Venezia ed è in prossimità con il polo fieristico e con l'area dove si è svolto l'Expo 2015 alla quale è collegata da un ponte pedonale. Completato il primo step, caratterizzato appunto dall'ex Expo Village, della trasformazione prevista nel piano integrato di intervento di Cascina Merlata ora EuroMilano - Intesa Sanpaolo Spa 43,4%, Prospettive Urbane 24,6% (società che comprende alcune fra le maggiori cooperative di abitanti dell'area milanese), Brioschi Sviluppo Immobiliare Spa 17,1% e Unipol Assicurazioni (14,9%) - affronta una nuova fase in cui dando il via alla progettazione si calcola di arrivare alla cantierizzazione degli immobili per la primavera-estate del 2017.

L'oggetto del concorso prevede due ambiti di intervento per una superficie complessiva di quasi 16mila mq e una slp pari a 31mila mq. Si calcola che il costo approssimativo della realizzazione sia pari a quasi 56 milioni di euro. In conformità con la porzione di intervento già realizzato questa parte di Cascina Merlata dovrà ospitare edifici in linea o a torre compresi fra gli otto e i 15 piani. Gli immobili dovranno prevedere per il caldo una rete di teleriscaldamento e per il freddo le pompe di calore ad acqua di falda che limitano le emissioni inquinanti. Verranno utilizzati anche pannelli solari fotovoltaici per una produzione energetica che compensa quasi per intero il fabbisogno per l'illuminazione delle aree comuni. All'interno delle case sono previsti sistemi radianti.

Hanno partecipato al concorso oltre 100 concorrenti da cui sono stati scelti 9 gruppi di progettazione e quindi quattro. Ai primi quattro concorrenti classificati del concorso - oltre ai vincitori hanno raggiunto la fase finale un gruppo composto dagli studi Labics, G. Raggi, O Di Manno, E. Cangelli; un raggruppamento formato da G. Macola, A. Zanetti, L. Rota, P. Silvestini, A. Danese con C. Dario, M. Lazzaro, M.Sonego; e infine da un gruppo che vedeva insieme OBR, Onsitestudio, Anna Angelelli - è stato riconosciuto un rimborso spese di 5.000 euro ciascuno, e al vincitore è stata data la progettazione architettonica preliminare e definitiva per l'ottenimento dei titoli abilitativi delle nuove residenze.

Negli esiti del concorso si legge che «il progetto scelto propone un'immagine architettonica che fa riferimento alle migliori esperienze residenziali milanesi. Questo conferisce un aspetto urbano elegante che valorizza molto l'attenzione ai materiali, ai dettagli e alla sottile articolazione dei piani di facciata. Una attenta disposizione degli edifici permette di poter ricorrere a due soli tipi edilizi senza rischiare in nessun modo una monotona ripetitività». Secondo la giuria resta da approfondire l'equilibro tra le dimensioni degli alloggi negli immobili e la flessibilità e razionalità degli spazi nonché la sostenibilità delle scelte architettoniche e tecniche.

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