Progettazione

Cattolica avrà un nuovo lungomare: i torinesi di Lsb vincono il concorso d'idee bandito dal Comune

di Francesca Oddo

Il progetto per il nuovo lungomare di Cattolica adesso esiste ed è pronto. I suoi autori sono LSB - Giuseppe dell'Aquila (capogruppo), Nicla Di Bisceglie, Marilina Nichilo, studio Masciavè e Mangialardi, con Pasquale Ciprì, Maria Piepoli, Massimo Guglielmotto, vincitori del concorso di idee in due fasi bandito dall'amministrazione comunale all'inizio del 2015. Per capire quali saranno gli sviluppi futuri occorre tuttavia attendere la primavera, quando ci saranno le prossime elezioni comunali. L'obiettivo è quello di riqualificare l'affaccio al mare in vista di una rivitalizzazione economica, sociale, culturale e ambientale di uno dei luoghi più rappresentativi della città. «Dobbiamo essere pronti ad accettare la sfida competitiva che altre città turistiche a noi vicine hanno lanciato, in modo tale da offrire sempre nuove prospettive al turismo e all'economia», ha dichiarato l'assessore all'urbanistica Giovanna Ubalducci.

Il progetto, che si sviluppa su una superficie di circa un chilometro e mezzo di lunghezza per 150 metri di profondità, è stato impostato con un approccio sensibile alla nuova coscienza ecologica e alla sempre più diffusa adozione di processi dal basso mirati alla rigenerazione degli spazi pubblici urbani. Cattolica, fra l'altro, è storicamente attenta al coinvolgimento dei cittadini nei processi di trasformazione del territorio. «Per il nuovo lungomare di Cattolica proponiamo un approccio mutuato dalla cultura open source – spiegano i progettisti, tutti con base a Corato (e a Torino per quanto riguarda LSB)-. Attorno ad essa si aggregano oggi i concetti di governance 2.0 come coesione sociale, condivisione, partecipazione, mentre stanno emergendo nuove professionalità e nuovi metodi di gestione dei processi progettuali, flessibili in relazione a un programma di attività che coinvolge la comunità».
L'intervento mira a riallacciare la città consolidata al nuovo lungomare attraverso la creazione di nuovi varchi panoramici e il rafforzamento di quelli esistenti, l'ampliamento della superficie pubblica dedicata ai pedoni, la previsione di una mobilità sostenibile, la realizzazione di 15 mila mq di parco lineare al di sotto del quale si trovano le dotazioni annesse agli stabilimenti balneari. «Tale dispositivo urbano a carattere pubblico privato sarebbe in grado di valorizzare quella porzione di spiaggia che, liberata da manufatti edili privi di qualità, diverrebbe un elemento cerniera privilegiato tra l'ecosistema terrestre e l'ecosistema marino», continuano i progettisti.

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