Progettazione

Consiglio superiore/2 - Sanpaolesi: il 2016 sarà l'anno della svolta per la progettazione strutturale in Italia

di Giuseppe Latour

Il 2016 sarà un anno di svolta per il settore della progettazione strutturale in Italia. È quanto spiega Luca Sanpaolesi, professore tra i massimi esperti italiani del settore. Nonostante i problemi che il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha attraversato nei mesi scorsi, infatti l'aspetto della progettazione strutturale continua ad andare avanti e nel giro di qualche mese si arriverà ad una svolta. In calendario ci sono la pubblicazione dell'aggiornamento delle Ntc, la circolare interpretativa che farà da supporto al testo e le Appendici nazionali agli Eurocodici. Senza dimenticare la revisione degli Eurocodici stessi, per la quale bisognerà aspettare il 2020.

Professore, partiamo dalle Ntc 2014, le norme tecniche licenziate dal Consiglio superiore ormai circa un anno fa.
Sono corse, in questo anno, voci e abbiamo visto articoli di giornale che darebbero in studio varianti modificative importanti e ostacoli alla lunga procedura del suo iter approvativo. In realtà, non si intravedono allo stato particolari problemi, se non quelli normali per una norma così importante per gli ingegneri e gli altri tecnici delle costruzioni.
Ci sono, è vero, oltre alle solite numerose correzioni di errori o refusi anche proposte di correzioni "locali" essenzialmente provenienti dalle istituzioni che debbono esprimere concerto sul testo e cioè il ministero degli Interni, il dipartimento della Protezione civile e lo stesso ministero delle Infrastrutture. Anche la conferenza Stato Regioni potrebbe avanzare qualche richiesta. Nel complesso si tratta di solito di osservazioni sì importanti, ma che non stravolgono sostanzialmente alcun punto.

Quindi, nessuna rivoluzione in arrivo?
Le Ntc 2015 sono molto vicine a quelle del 2008; le modifiche sono sì molto numerose, come aspetto puntuale, ma non cambiano l'impostazione generale. Vedendo come si sta svolgendo l'iter, e l'impegno del Consiglio Superiore, ritengo si possa pensare ad una pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale entro il primo semestre del 2016.

Parliamo della circolare ministeriale…
Lo studio è in corso e l'indirizzo che viene seguito dai numerosi gruppi di studio sui vari argomenti è quello tipico ormai consolidato e rivolto a fornire chiarimenti, approfondimenti e cercare di favorire l'approccio del progettista alle Ntc, pur senza modificarne i contenuti. Anche qui si prevede la pubblicazione entro il primo semestre 2016. Va rilevato l'impegno del Servizio tecnico centrale e del presidente reggente del Consiglio superiore a far uscire sostanzialmente nello stesso periodo le Ntc 2014, la circolare relativa, e l'adeguamento delle appendici nazionali agli Eurocodici.

Parlando delle appendici, ci riepiloga la situazione?
Le appendici, come è noto, contengono tutti i parametri la cui definizione è lasciata ai singoli Paesi membri del CEN. È, in altri termini, lo strumento con cui viene lasciata ai paesi membri la facoltà di dare prescrizioni sui parametri di sicurezza o su quelli di uso locale. Rispetto al testo precedente, riferito alle Ntc 2008, occorre adeguare ora i parametri nazionali alle nuove Ntc 2014 e agli Eurocodici, così come modificati negli ultimi anni.

Quando pensa sarà chiuso il lavoro?
L'apposito gruppo, costituito presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici, ha iniziato i suoi lavori nella prima metà del 2015, sostanzialmente di pari passo con il gruppo di lavoro per la circolare. I lavori per le appendici stanno procedendo regolarmente e si prevede che saranno ultimate entro i primi mesi del 2016, in modo da poter seguire poi sulla Gazzetta ufficiale, seppure di poco, la pubblicazione delle Ntc e della circolare.

Ultimo capitolo: gli Eurocodici.
In questo periodo c'è stata una forte accelerazione dell'attività in sede Cen, Comitato europeo di normalizzazione. Dopo lunghe trattative, siamo finalmente arrivati all'inizio concreto dei lavori in questi mesi. Il programma di revisione generale degli Eurocodici prevede intanto l'attivazione (già avvenuta) di 25 project team europei di non più di sei membri ciascuno, mentre una seconda serie di project team sarà avviato fra due anni circa. Ancora è presto per capire come si muoveranno i nuovi project team, ove l'Italia è largamente rappresentata con esperti in ben quindici gruppi.

Quali tempi prevede per questo lavoro?
L'intero programma di revisione degli Eurocodici prevede un periodo di 5-6 anni, stimando di poter disporre nel 2020 dei nuovi Eurocodici.

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