Progettazione

Introversa come un nuraghe ma aperta al paesaggio: a Cagliari la nuova Cantina Su'entu firmata da under 35

di Francesca Oddo

Ci sono dei giovani professionisti oggi che, meglio di molte firme blasonate dello star system architettonico, riescono a interpretare il rapporto fra ambiente costruito e paesaggio naturale con una visione progettuale contemporanea e sensibile alla memoria dei luoghi. In questo caso stiamo parlando di Mario Casciu e Francesca Rango, 35enni, lui sardo, lei calabrese. Sono autori dell'ampliamento della Cantina Su'entu nella campagna intorno a Sanluri, vicino a Cagliari: un intervento nel quale l'architettura diventa strumento di narrazione del paesaggio. La cantina, lungi dall'esprimere un linguaggio autoreferenziale pur di sorprendere per soluzioni stravaganti fine a se stesse, dialoga con il contesto che la accoglie, anzi lo esalta attraverso le componenti materiche e cromatiche, la cura con la quale sono state scelte le inquadrature sull'esterno, la volontà di avvicinare il vigneto alla macchia mediterranea, tipica della regione, rigogliosa tanto da costituire un tratto del Dna del paesaggio sardo. L'incarico arriva nel 2010, quando il duo aveva appena 30 anni.

La cantina racconta, nel pieno della crisi economica del nostro Paese, la storia di un'azienda che decide di riprendere la coltivazione della vite in un'area storicamente a vocazione agricola, ma abbandonata nel tempo, e che al tempo stesso trova nell'architettura contemporanea l'occasione per presentare il proprio marchio. Insieme si attivano due motori della produttività, generatori di altrettanti processi economici: quello della produzione agricola e quello dell'edilizia.
Il rapporto con il committente si dimostra felice, fertile di interazioni e di esplorazioni comuni. A cominciare dal viaggio che l'illuminato committente propone ai due giovani architetti attraverso le più interessanti cantine realizzate negli ultimi anni in Italia. «ll cliente ci ha permesso di esplorare il mondo del vino, prima di cimentarci nel progetto -spiega Mario Casciu-. Non è da tutti credere in due ragazzi giovani, considerato che di solito chi commissiona un lavoro preferisce affidarsi a studi più affermati». Anche la decisione di collaborare con due artisti locali, l'emergente Tellas e l'affermato Lello Porru, è stata condivisa. Ancora, ottima sinergia c'è stata con l'impresa di costruzioni, Pellegrini di Cagliari, che ha «realizzato la cantina in soli nove mesi di cantiere interpretando i disegni esecutivi con grande precisione», continua Casciu.

Articolato su una superficie di 2.400 metri quadrati, l'ampliamento della cantina -realizzato principalmente in pietra locale, intonaco e legno- presenta una pianta quadrata con una corte centrale dalla quale si accede alla zona imbottigliamento e alla zona vendita/degustazione dotata di una grande vetrata aperta sul paesaggio. Gli spazi per la fermentazione del vino si trovano nel volume in pietra a doppia altezza collegato al resto dell'edificio tramite un passerella in quota. Il volume parzialmente interrato ospita poi la barricaia. Fatta eccezione per l'ampia vetrata dello spazio degustazione e la bucatura a tutta altezza dell'area uffici, «dall'esterno l'edificio si presenta chiuso e massivo, rivestito di pietra e intonaco bianco, con poche bucature calibrate sulla ricerca delle viste del paesaggio», raccontano i progettisti. E anche questa scelta ricalca, sia pure a tratti, le peculiarità del territorio sardo, facendo eco all'aspetto introverso dei nuraghe. Solo a tratti, perché tale scelta convive comunque con la volontà di apertura verso il paesaggio.
Un progetto virtuoso sotto diversi aspetti, quello di Casciu e Rango, i quali si sono aggiudicati il premio «La ceramica e il progetto 2015» per la categoria Commerciale Hospitality. La giuria, composta fra gli altri da Cino Zucchi, ha commentato: «Il progetto, che nasce da un ampliamento di un'architettura preesistente, si sviluppa nel segno di un'estetica di derivazione 'mediterranea' . Nel panorama delle 'cantine d'autore', questa architettura mostra qualità linguistica e dialogo intelligente con l'ambiente ».

Lo studio
Mario Casciu e Francesca Rango (entrambi classe 1980) hanno strutturato la loro formazione fra Facoltà di Architettura di Roma Tre e la Pontificia Universidad Católica di Santiago del Cile. Dopo essersi laureati, hanno collaborato con alcuni studi di architettura in Italia e in Olanda. Tornati in Sardegna, hanno fondato il proprio studio a Cagliari nel 2009 e da allora alternano l'attività professionale a quella accademica. Fra i progetti in corso di realizzazione c'è il nuovo parco urbano accanto al Padiglione del Sale di Cagliari, realizzato negli anni '50 da Pierluigi Nervi e oggi in disuso.

I crediti
committente: Cantine Su'entu
progettisti: Mario Casciu|Francesca Rango architetti
collaboratori: Michele Ariu, Marco Basciu, Sara Sanna
impresa di costruzioni: Pellegrini, Cagliari
strutture: Corrado Striano (progetto definitivo), Carbonia Iglesias, MEDIAPOLIS engineering (progetto esecutivo), Torino
impianti tecnologici: Oeno Italia (Brescia), Gattermayer (Cagliari)
artisti coinvolti: Lello Porru, Tellas
superficie: 2.400 mq
anno: 2015
foto: Antonio Saba, Mario Casciu

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