Progettazione

Salerno, sprint finale per concludere il cantiere della stazione marittima firmata da Zaha Hadid

di Mariagrazia Barletta

Quindici anni dal primo rendering e dieci dalla prima gettata di cemento. Sul molo Manfredi, nel porto di Salerno, la stazione marittima firmata dall'architetto anglo-irachena Zaha Hadid si avvia verso la conclusione. La consegna dei lavori è prevista per fine ottobre. La scadenza non coinciderà, però, con l'operatività della struttura, che accoglierà i passeggeri dei traghetti e delle navi da crociera solo dopo che l'Autorità portuale avrà completato alcune sistemazioni di sua competenza e concluso le operazioni per la gestione dell'opera. Terminati i lavori, la struttura passerà, infatti, dalla committenza (il Comune) all'Authority.

Il terminal, pressoché concluso, è la tessera mancante di un piano di sviluppo del trasporto crocieristico, un comparto in crescita su cui la città campana ha voluto puntare. A maggio, infatti, è stata inaugurato l'ampliamento del molo Manfredi, allungato di 180 metri per renderlo idoneo all'attracco delle navi da crociera, ma la stazione ancora non era pronta.
Dovrebbe concludersi così un iter lungo 15 anni, iniziato nel 2000 con il concorso internazionale di progettazione bandito dal Comune di Salerno e vinto dallo studio Zaha Hadid (erano gli stessi anni del concorso del Maxxi).
«La stazione marittima è fondamentalmente finita, stiamo terminando le rifiniture e mancano le pavimentazioni di resina». «La consegna dei lavori è prevista per fine mese» afferma l'ing. Giuseppe Passarelli, amministratore unico dell'impresa Passarelli Spa che sta portando avanti i lavori. «Entro lo stesso termine dovrebbe concludersi anche la sistemazione esterna, di competenza dell'Autorità portuale», racconta ancora l'ingegnere.

La nuova struttura in calcestruzzo armato speciale, considerata come simbolo di accesso alla città dalla parte del mare, funzionerà da terminal per i traghetti e per le navi crociera e ospiterà uffici amministrativi e un punto ristoro. A caratterizzare la struttura è la copertura ondulata ricoperta di ceramica, in omaggio alle cupole maiolicate della Costiera amalfitana. Due soli piani per un'architettura che si estende in orizzontale, resa ancor più dinamica dalle linee fluide del ponte di imbarco: una passerella sinuosa e quasi sospesa che affianca il volume principale.
Vista dal lungomare la «conchiglia» sembra quasi una nave ormeggiata con le sue vetrate continue, che, illuminate di notte, fanno della struttura una sorta di faro e un punto riferimento per la città. Per la nuova infrastruttura Zaha Hadid ha inteso puntare sul concetto a lei caro di continuità. L'idea di fondo era avere un volume che rappresentasse una transizione tra terra e mare, «tra lo stato solido e quello liquido», rafforzando la relazione tra la città e il suo waterfront.

È di circa 20 milioni il costo dell'opera, cresciuto di circa 8 milioni rispetto agli iniziali 12,1 milioni previsti in seguito all'aggiudicazione della prima gara, nel 2005, quando grazie al ribasso del 41,75 per cento sull'importo dei lavori si verifica un'importante economia di gara, persasi poi nel tempo. Si accumulano ritardi nei lavori e per una serie di difficoltà l'Ati aggiudicataria, composta dalle imprese So.Co.Me (mandataria) e Cm costruzioni, abbandona il cantiere. Nel 2008 la giunta comunale dispone la risoluzione del contratto con l'Ati «per grave negligenza e ritardo nell'avanzamento dei lavori, nonché per gravi e reiterati inadempimenti agli obblighi contrattuali».

Il conto finale è di 5,4 milioni, di cui poco più di 4 milioni coperti attraverso le risorse del Por Campania 2000-2006. La So. Co. Me poi fallisce.
Della stazione erano state realizzate solo le fondazioni, quando viene redatto il progetto di completamento oggetto di una seconda gara, vinta nel 2009 dall'Ati Passarelli Spa – Co.Mi srl. L'importo contrattuale, al netto del ribasso di gara (33,225 per cento), è di poco più di 8 milioni. Il costo complessivo relativo al completamento dell'opera, rimodulato in base alla gara, viene fissato in 13,9 milioni di euro. L'operazione "Completamento della Stazione Marittima di Salerno" viene ammessa a finanziamento a valere sulle risorse del Por Fesr 2007/2013. Finanziamento che inizialmente copre l'intero importo e che poi viene rimodulato e fissato in 12,5 milioni di euro (53 per cento in quota Ue e 47 per cento in quota nazionale).

Nel 2009 il cantiere riparte, ma, si susseguono tre varianti dovute – ci dice l'ing. Passarelli - «al recepimento di nuove normative che nel frattempo sono intercorse e a piccole esigenze dell'amministrazione e dell'Autorità portuale». C'è stato poi un cedimento del molo, che «ha danneggiato non la parte strutturale, ma un muro esterno della stazione». Comunque l'importo netto dei lavori, comprensivo di varianti, passa a quasi 9,9 milioni. Al di là dei costi c'è il problema tempo. Nel 2000, quando la stazione fu concepita, non era immaginabile lo sviluppo del traffico crocieristico in città, destinato a crescere ancora. Il dubbio è che la stazione possa risultare, dunque, sottodimensionata.

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