Appalti

Dl Rilancio/2. Niente tassa sulle gare e anticipazione al 30%: le altre misure per l'edilizia

Anticipo del prezzo unica misura recuperata dal capitolo appalti rinviato al decreto Semplificazioni. Rifininziato il fondo Salva opere

di Mauro Salerno

Via la tassa sulle gare per tutto il 2020e anticipazione del prezzo elevata al 30% fino al 30 giugno 2021. Sono le due novità dell'ultim'ora contenute nel decreto Rilancio per riconoscere un minimo di liquidità alle imprese di costruzione provate dalla crisi economica prima e dall'emergenza Coronavirus poi. La seconda misura, in particolare, è l'unica sopravvissuta tra le misure sugli appalti che erano state inserite nella prime versioni del provvedimento e che alla fine sono state trasferite di peso in un futuro decreto semplificazioni, annunciato per i prossimi giorni. Guardano ai cantieri anche il rifinanziamento del fondo salva opere e gli interventi annunciati per l'adeguamento delle autostrade A24 e A25.

Anticipazione al 30%
È la novità di maggior impatto del Dl Rilancio (articolo 207), visto il rinvio di tutte le altre misure sui lavori pubblici . La norma consente di elevare dal 20% al 30% l'anticipo del prezzo per tutte le gare bandite o da bandire fino al 30 giugno 2020. L'aumento al 30% dell'anticipazione può essere riconosciuto non soltanto nei casi di gare non ancora scadute ma anche nei casi in cui l'impresa abbia già goduto dell'anticipo. In questo caso l'aumento viene riconosciuto per la quota percentuale mancante. Ovviamente l'aumento dell'anticipo deve essere riconosciuto "nei limiti e compatibilmente con le risorse annuali stanziate per ogni singolo intervento a disposizione della stazione appaltante".

Cancellata la tassa sulle gare
L'articolo 65 del decreto recupera l'iniziativa dell'Autorità Anticorruzione per concedere un po' di ossigeno finanziario alle imprese attive nel mercato degli appalti pubblici. Fino al 31 dicembre viene sospesa la riscossione della "tassa sulle gare" pagata da stazioni appaltanti e imprese. Un contributo di importo variabile tra 30 e 800 euro per le Pa e tra 20 e 500 euro per le imprese,che tutte le stazioni appaltanti e tutti i concorrenti a un procedura d'appalto devono versare in proporzione all'importo del contratto messo in gara. Per coprire i mancati introiti legati al congelamento della tassa fino a fine anno, Anac ricorrerà agli avanzi di bilancio ottenuti grazie all'azione di contenimento dei costi varata negli ultimi anni. Da parte c'è un "tesoretto" di circa 100 milioni, di cui oltre 40 verrebbero utilizzati allo scopo, garantendo un beneficio valutabile (in base ai dati dell'anno scorso) in circa 27 milioni per le imprese e 15 milioni per le amministrazioni.

Fondo salva opere
Altri 40 milioni al fondo "salva opere". La misura è contenuta nell'articolo 201 del Dl Rilancio. Il sostegno è destinato a imprese subappaltatrici e subfornitrici vittima del fallimento di main contractor di appalti pubblici che, entrati in difficoltà, hanno interrotto i lavori e i pagamenti ai propri fornitori e mandanti. La relazione di accompagnamento al testo spiega che a fronte di una disponibilità iniziale di 45 milioni, sono state presentate domande per 82 milioni. Pertanto, la nuova iniezione di fondi prevista dal testo del Dl Rilancio dovrebbe coprire la domanda complessiva. Anche se le imprese con un allarme lanciato solo pochi giorni fa contestano questa ricostruzione e – pur apprezzando la nuova iniezione di risorse – giudicano insufficiente la dotazione del fondo che, peraltro, non avrebbe ancora erogato un euro.

Adeguamento A24 e A25
Il Dl Rilancio traccia la strada per realizzare l'investimento, affidandolo a un commissario. Contestualmente cerca di disincagliare l'aggiornamento delle convnzione e il Peef dell'attuale concessionario, Strada dei Parchi, che intanto si dedica all'ordinaria gestione delle tratte autostradali «riscuotendo i relativi pedaggi». Con l'entrata in vigore, parte il cronoprograma fissato dal provvedimento. Entro 30 giorni viene nominato un commissario con un Dpcm su proposta del Mit, concerto Mef. Il commissario avrà i seguenti compiti: programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione di tutti gli interventi di sicurezza antisismica, «nel limite delle risorse che si rendono disponibili a legislazione vigente per la parte effettuata con contributo pubblico»

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