Appalti

Conte: nel decreto Aprile priorità agli investimenti in edilizia e opere pubbliche

Il nuovo provvedimento partirà da una dote minima di altri 25 miliardi: "dobbiamo superare le rigidità che hanno impedito lo sviluppo di alcuni settori"

di Mauro Salerno

Il rilancio degli investimenti in edilizia e opere pubbliche sarà una delle priorità del nuovo decreto annunciato dal governo per superare l'emegenza Coronavirus. Dopo il decreto Cura Italia varato a marzo, con le misure di base per mettere in sicurezza famiglie e imprese, la fase due dovrebbe finalmente coinvolgere il rilancio degli investimenti. Dopo l'emergenza e il conseguente fermo delle attività è ora di gettare (quantomeno) le basi della strategia necessaria a riaccendere i motori dell'economia.

Ne sono consapevoli anche a Palazzo Chigi. Per questo non è un caso che nell'informativa tenuta ieri al Senato sulla situazione italiana, il premier Giuseppe Conte abbia focalizzato gran parte dell'attenzione all' impegno di rilancio degli investimenti. Un'attenzione particolare, ha sottolineato Conte, sarà rivolta ai cantieri. Perlomeno se agli annunci seguiranno i fatti. "Dobbiamo mettere in campo - ha detto il presidente del Consiglio - semplificazioni tali da far sì che il paese acceleri risolutamente". Il primo obiettivo è "la ripresa degli investimenti pubblici e privati, in modo da permettere all'economia del Paese di rimbalzare con forza". Per raggiungere lo scopo l'intenzione è quella di "superare le rigidità che hanno impedito lo sviluppo di alcuni settori". "Penso in particolare all'edilizia e alle opere pubbliche", ha sottolineato Conte, facendo capire che dovrebbe essere finalmente arrivato il momento di puntare con forza sulla ripresa degli investimenti in infrastrutture.

Non è ancora chiaro se la strada sarà ancora quella dei 10-12 commissari straordinari per 25 opere, cui il ministero delle Infrastrutture ha lavorato fino a pochi giorni prima dello scoppio dell'emergenza Covid 19 o se invece si deciderà di puntare su formule di semplificazione generalizzata nella gestione degli appalti come chiedono da tempo forze come la Lega, visto che una parte della strategia messa in campo dal governo punta anche sulla collaborazione delle forze di opposizione.

Maggiori certezze ci sono sull'ordine di grandezza della nuova manovra. Il decreto Aprile non sarà inferiore, come entità, ai 25 miliardi messi in campo per il decreto marzo. "In definitiva confidiamo di poter offrire alle imprese, alle famiglie e ai lavoratori stanziamenti
aggiuntivi per una somma totale non inferiore ai 50 miliardi", ha spiegato Conte. Con una premessa: l'obiettivo di potenziare ulteriormente, in termini di risorse, il nuovo provvedimento. "Consentiteci di lavorare", ha aggiunto il premier, assicurando comunque, che la cifra dalla quale partirà il governo sarà quella dei 25 miliardi messi nel decreto di marzo.

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