Appalti

Crisi Cmc, dai bond holder arriva l'ok alla proposta di concordato

Il 4 marzo scorso è stata integrata la "clear option" depositata il 25 gennaio dai commissari nominati dal Tribunale di Ravenna

di Carlo Festa

Gli obbligazionisti di Cmc Ravenna hanno dato il loro voto favorevole alla proposta di concordato presentata dal gruppo delle costruzioni romagnolo. Il via libera è stato giudicato dall'amministratore delegato, Davide Mereghetti, arrivato nel gruppo a metà dicembre scorso, «un rilevante indicatore di fiducia, trattandosi di operatori qualificati ed internazionali, in grado di valutare in modo tecnicamente approfondito il piano che la società sta perseguendo». Gli obbligazionisti di Cmc sono in gran parte hedge fund specializzati in situazioni «distressed». Questi fondi, in maggioranza stranieri, hanno comprato il bond Cmc sul mercato secondario negli scorsi mesi. In queste settimane hanno trattato con gli advisor di Cmc (Mediobanca, Sodali e gli altri consulenti legali e finanziari) e con il top management dell'azienda.

Il voto favorevole degli obbligazionisti (con una maggioranza attorno al 51-53%) è stato raccolto dall'advisor Morrow Sodali. I contrari sono stati il 3-4%, mentre la quota restante si è astenuta oppure non ha partecipato all'assemblea.Ora dovranno votare nei prossimi giorni le altre categorie di creditori. In tutto ci sono infatti sette categorie di creditori: oltre ai bondholder, anche le banche (esposte sono Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnp Paribas, BancoBpm e Mps), le assicurazioni e i fornitori, oltre ad altri. Per avere il via libera al piano concordatario servirà la maggioranza del valore nominale totale del passivo (cioè il 51%), ma anche la maggioranza delle classi di creditori votanti.Per tutte le altre categorie (ad eccezione dei bondholder che hanno votato ieri) la data prevista per la votazione al piano è il prossimo 11 marzo. Se sarà raggiunta una maggioranza di tutti i creditori coinvolti, il piano concordatario verrà sottoposto al giudice delegato del Tribunale di Ravenna, assieme alle opinioni favorevoli dei commissari.

I commissari nominati dal Tribunale di Ravenna avevano infatti depositato la loro "clean opinion" il 25 gennaio 2020 ed una successiva integrazione il 4 marzo 2020. Sul fronte industriale la società segnale che è «in fase di definizione un'importante aggiudicazione in Sudafrica per un lavoro autostradale dal controvalore di 200 milioni di euro nella zona di Durban». Di recente, è stata vinta una gara anche nella Repubblica Domenicana. Il portafoglio complessivo di Cmc è di 1,2 miliardi tra Italia ed estero. Una volta approvato e omologato il concordato, Cmc potrebbe finire nel radar del Progetto Italia del gruppo Salini, come pure obiettivo di un'operazione di acquisizione di parte di altre aziende del settore costruzioni.

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