Appalti

Ddl Bilancio, da Anas a Casa Italia, dall'edilizia sanitaria alla mobilità: ecco i tagli della manovra

di Massimo Frontera

Meno 200 milioni di euro all'Anas, meno 100 milioni al dipartimento Casa Italia, meno fondi all'edilizia convenzionata, al piano nazionale di edilizia abitativa, all'edilizia sanitaria e all'edilizia residenziale. E ancora: meno fondi alle piste ciclabili, alla mobilità sostenibile e, infine, finanziamento quasi azzerato per la centrale di progettazione dell'Agenzia del Demanio.

Accanto ai capitoli di spesa premiati dalla manovra ce ne sono anche tanti che perdono fondi. Il quadro complessivo dei fari fondi e programmi di spesa, come definito dal Ddl di Bilancio uscito dal Senato (e inviato "blindato" alla Camera per l'esame definitivo), viene descritto in un dossier realizzata dall'Ufficio studi del Senato e della Camera. Rimodulazioni, finanziamenti e definanziamenti sono ordinati per capitolo di spesa, amministrazione e annualità. Il documento specifica inoltre se la norma è originaria oppure se è stata inserita nel corso della discussione parlamentare.

Centrale di progettazione
Il taglio più vistoso, introdotto con un emendamento alla manovra votato a Palazzo Madama, riguarda proprio la centrale di progettazione prevista dalla scorsa legge finanziaria (Legge 145/2018 articolo 1, commi 162-170). La struttura incardinata all'Agenzia del Demanio perde 95 milioni sui 100 di euro assegnati inizialmente. Il taglio si riferisce alla sola annualità 2020. Restano invece i successivi finanziamenti di 100 milioni l'anno dal 2021 in poi, previsti sempre dalla legge 145 (articolo 1, comma 106).

Anas, taglio di 200 milioni sui trasferimenti
La scure della manovra si abbatte anche sui trasferimenti all'Anas, che vengono decurtati di 200 milioni sul 2020. Non si tratta però di un definanziamento ma di una rimodulazione, in quanto i 200 milioni eliminati dall'annualità 2020 "ritornano" attraverso un finanziamento di 100 milioni appostato su ciascun anno del biennio 2021-2022. Si tratta dei fondi di provenienza del Mit e destinati alla manutenzione della rete, previsti dalla legge di Bilancio 2014 (legge 147/2013).

Rischio sismico, Casa Italia perde 100 milioni
Anche il Dipartimento Casa Italia perde una quantità rilevante di risorse, anche se il taglio non riguarda il budget 2020, che resta confermato in 100 milioni, bensì le due annualità successive, dalle quali vengono sottratti 50 milioni per ciascun anno del biennio 2021-2022. Il capitolo di spesa vittima della riduzione di fondi riguarda il sostegno agli interventi per ridurre il rischio sismico delle infrastrutture.

L'edilizia pubblica perde 48,8 milioni nel 2020
Ci sono poi vari capitoli di spesa che riguardano l'edilizia residenziale pubblica che escono veramente male dalla manovra. L'edilizia convenzionata e agevolata, il piano nazionale di edilizia abitativa, l'edilizia residenziale e quella pubblica (che include scuola e sanità) vedono sparire per sempre (in quanto si tratta di definanziamento e non di rimodulazioni) 48,8 milioni di euro dall'annualità 2020. Se si includono anche i tagli delle annualità 2021 e 2022, la perdita di fondi sale a oltre 100 milioni di euro. Più in dettaglio ecco i quattro capitoli di spesa, con relativi tagli di fondi (per annualità): il "Finanziamento per l'edilizia convenzionata-agevolata" perde 3,9 milioni (2020); le "riassegnazioni di entrata per realizzare un piano nazionale di edilizia abitativa" perdono 3,5 milioni (2020); l'"Edilizia pubblica compresa quella scolastica e sanitaria" (legge n.145/2018, art. 1, c. 95) perde 8,7 milioni (2020), 7,2 milioni (2021) e 44,1 milioni (2022); l'"Edilizia pubblica compresa quella scolastica e sanitaria" (legge n.205/2017, art. 1, c. 1072) perde 30,9 milioni (2020); l'"Edilizia residenziale" (Legge n.388/2000, art. 145, c. 33, p. 2) perde 1,8 milioni di euro (2020).

Porti e sistemi portuali, 55 milioni in meno nel triennio 2020-2022
Anche i porti perdono fondi. In questo caso sono tre i capitoli falcidiati dalla manovra, con un taglio complessivo di 55 milioni nel triennio 2020-2022, di cui 15 sull'annualità 2020. Più precisamente ecco dove si è andati a pescare: il "Fondo per il finanziamento degli interventi di adeguamento dei porti" perde 30 milioni nel triennio (10 milioni per ciascuna annualità); il fondo per la "Competitività dei porti ed efficienza del trasferimento ferroviario all'interno dei sistemi portuali" perde 15 milioni nel triennio (5 per ciascuna annualità) e, infine, il "Fondo per le infrastrutture portuali" perde 10 milioni per la sola annualità 2021.

Edilizia sanitaria, si allontanano 1,8 miliardi
L'edilizia sanitaria è oggetto di una maxi-riprogrammazione che vede allontanarsi oltre 1,8 miliardi, grazie a una riduzione di 400 milioni di euro sull'annualità 2020 e di 1,42 miliardi sull'annualità 2021. Somme che vengono fatte slittare dal 2023 in poi. Anche su alcuni capitoli di spesa che riguardano la mobilità sostenibile la manovra interviene riprogrammando 50 milioni di euro che vengono tagliati dall'annualità 2020 e appostati in anni successivi (25 milioni sul 2022 e 25 milioni sul 2023). Il "Fondo per la progettazione e la realizzazione di ciclovie turistiche" perde 10 milioni sull'annualità 2021. Sforbiciata anche ai fondi per la "Riqualificazione delle aree urbane", che perdono 3,3 milioni dall'annualità 2020 e 5,9 milioni da quella per 2021. Discorso a parte per le Ferrovie, cui la Manovra di Bilancio sottrae 460 milioni sul 2020 sul capitolo del "Contributo in conto impianti", fondi che però erano stati anticipati dal decreto fiscale.

Chi guadagna: alla Protezione civile 375 milioni
Tra i capitoli di spesa che vengono rimpinguati spicca il Fondo per le emergenze della Protezione civile, che riceve un nuovo finanziamento di 345 milioni di euro sull'annualità 2020. Anche il fondo per l'edilizia universitaria incassa nuove risorse per complessivi 210 milioni di euro grazie a 60 milioni sul 2020 e 75 milioni su ciascuno dei due anni del successivo biennio.

Tutte le Tabelle (estratto dal Dossier sulla Legge di Bilancio a cura del centro studi della Camera e del Senato - Volume III - Stati di previsione dei ministeri)

Le tabelle, per ministeri e capitoli di spesa, su finanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni del Ddl Bilancio

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