Appalti

De Micheli: massima priorità alle manutenzioni ordinarie e straordinarie continuative

di Manuela Perrone

Da un lato c’è la partita più generale della revisione di tutte le concessioni autostradali. «Dovremmo arrivarci rapidamente», ha sottolineato ieri la ministra dem delle Infrastrutture Paola De Micheli in audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato. Dall’altro lato c’è la chiusura, ormai alle viste, della procedura di caducazione della concessione di Autostrade, avviata all’indomani del crollo del ponte Morandi: entro due-tre settimane al massimo potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri. E quel «non faremo sconti» ribadito martedì dal premier Giuseppe Conte, insieme ai ripetuti nuovi attacchi del leader M5S Luigi Di Maio, avvalora la probabilità che l’iter si concluda in senso sfavorevole ad Aspi.

C’è di più. La defezione di Atlantia nella partita Alitalia ha fatto riprendere quota, all’interno del Governo, all’ipotesi di ricorrere, contestualmente alla caducazione della concessione, alla “delegificazione”: la cancellazione dell’approvazione per legge delle convenzioni, stabilita dalla legge 101/2008 (Governo Berlusconi) che convertiva un decreto dell’Esecutivo Prodi e che blindava gli accordi con i concessionari, comprese le clausole controverse come quella della convenzione con Aspi secondo cui, anche in caso di revoca per colpa grave, la società avrebbe avuto diritto al risarcimento di tutti gli utili fino alla fine della concessione. Questo passaggio permetterebbe di ripristinare l’iter normale per gli schemi delle concessioni, dal decreto Mef-Infrastrutture alla valutazione del Nucleo per la regolazione dei servizi di pubblica utilità, dal passaggio al Cipe fino al “timbro” della Corte dei conti.

Mentre a Palazzo Chigi si lavora al dossier, i danni causati dal maltempo nelle ultime settimane, da Venezia a Genova fino a Matera, hanno comunque riportato drammaticamente in primo piano le piaghe della scarsa manutenzione delle opere e del dissesto idrogeologico. «Sul tema dei ponti ho chiesto ed esigo che il Consiglio superiore dei lavori pubblici propaghi linee guida sulla sicurezza, che ancora oggi non ci sono», ha affermato De Micheli. Garantendo «massima priorità alle manutenzioni ordinarie e straordinarie continuative» e al rafforzamento del sistema della vigilanza «attraverso un puntuale monitoraggio delle infrastrutture».

La ministra ha riferito ai senatori che sono stati stanziati i primi 250 milioni sulla base della mappatura effettuata dalle Province (secondo cui 5.931 tra viadotti ponti e gallerie hanno bisogno di interventi per almeno 2,4 miliardi). E ha ricordato come nell’aggiornamento del contratto di programma 2016-2020 di Anas siano stati previsti investimenti per circa 29,5 miliardi nei prossimi dieci anni, di cui 15,9 destinati alla manutenzione programmata della rete viaria esistente.


Per saperne di piùRiproduzione riservata ©