Appalti

Progetto Italia/1. Salini, aumento lampo da 600 milioni: tra i soci spunta anche Del Vecchio

di Q.E.T.

È stato di fatto coperto in poche ore l'aumento di capitale da 600 milioni lanciato ieri mattina da Salini-Impregilo. L'operazione, i cui proventi saranno destinati in via prioritaria a Progetto Italia (cioè la creazione di un campione nazionale che supporti le grandi opere e il settore delle costruzioni), ha registrato una domanda superiore all'offerta con richieste da investitori istituzionali qualificati.

Va ricordato che, di fatto, restavano da coprire 150 milioni di euro - la cui sottoscrizione era comunque garantita dal consorzio di collocamento - visto che Salini Costruttori - azionista di controllo del gruppo -, Cdp Equity, e le banche (Banco Bpm, Intesa Sanpaolo e Unicredit) si erano già impegnati a sottoscrivere rispettivamente 50, 250, e 150 milioni. Gli impegni della Cassa e delle banche, ha precisato una nota, potranno essere progressivamente ridotti in funzione della sottoscrizione dell'aumento di capitale col collocamento: al tempo stesso, tuttavia, Cdp Equity ha chiesto di avere un'allocazione minima che le consenta di possedere il 12,5% del gruppo post aumento.

«Sono particolarmente contento - ha detto l'Ad del gruppo Pietro salini - della partecipazione all'aumento di capitale del cavaliere del lavoro Leonardo Del Vecchio, fondatore e presidente di Luxottica e presidente esecutivo del colosso Essilorluxottica, primario imprenditore italiano di successo con profilo internazionale che ha condiviso la visione di lungo termine del Progetto Italia per rendere più competitivo il settore delle infrastrutture italiane all'estero».

«Non è una normale operazione finanziaria - ha aggiunto Salini -, ma è l'inizio di un progetto straordinario che ha visto lavorare insieme grandi istituzioni pubbliche e private, che ha riscosso la piena approvazione anche dei più importanti investitori privati internazionali ed italiani, con un'operazione di mercato che porterà a riattivare il settore delle infrastrutture creando crescita e lavoro, soprattutto per i nostri giovani». «È un progetto di cui sono molto orgoglioso - ha concluso - perché è la realizzazione di un sogno di rinascita per il Paese».

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