Appalti

Corruzione, in carcere geometra del Comune di Ancona: appalti truccati per favorire cartello di imprese

di Q.E.T.

È il geometra Simone Bonci, 40 anni, della direzione competente per i settori manutenzione,
frana e protezione civile, il dipendente comune di Ancona arrestato dalla Squadra mobile per l'accusa di corruzione aggravata nell'ambito di lavori pubblici in esecuzione di un'ordinanza di custodia in carcere. Altri quattro imprenditori, di cui due anconetani, sono finiti ai domiciliari per la stessa accusa. Dieci le perquisizioni eseguite tra le quali una riguardante l'ufficio dell'assessore comunale ai lavori pubblici Paolo Manarini.
Oltre ai cinque arrestati, ricostruisce l'Ansa, per altre ipotesi di reato, a vario titolo, ci sono altri 30 indagati molti delle quali dipendenti del Comune.

Secondo gli investigatori, tra le utilità che il funzionario comunale arrestato avrebbe ricevuto per favorire un cartello di imprese in lavori pubblici ci sarebbero stati lavori eseguiti
in abitazioni private, costosi oggetti hi-tech, tra cui telefoni, telecamere e droni.

Le indagini avviate a fine 2018, hanno interessato vari appalti, secondo quanto riferito dalla polizia, affidati negli ultimi anni presso strutture pubbliche, Laghetti del Passetto, cimiteri
e parcheggi. Secondo l'accusa, le gare d'appalto incriminate sarebbero state vinte da una cerchia di imprese «amiche» con offerte al ribasso che permettevano l'aggiudicazione. Per integrare questa diminuzione di prezzo, a tali imprese, sempre secondo l'accusa, sarebbero stati assegnati altri lavori straordinari, anche con la formula delle varianti, pagati ma in realtà non eseguiti o realizzati per un valore inferiore. Una modalità, per gli investigatori, che avrebbe permesso anche di ricavare la provvista per la corruzione.

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