Appalti

La protesta delle costruzioni contro il Dl fisco: sottrae ancora liquidità alle imprese

di Q. E. T.

Un ulteriore aggravio burocratico e un pesante drenaggio di risorse ai danni delle imprese quello previsto dal decreto fiscale, recentemente esaminato dal Consiglio dei Ministri. Lo denunciano in modo unitario le sigle imprenditoriali, artigiane e le cooperative del settore delle costruzioni: Ance; Anaepa Confartigianato edilizia; Confapi Aniem; Alleanza delle cooperative italiane - Produzione, Lavoro, Servizi; Assistal; Casartigiani; Claai; Cna costruzioni; Assoimmobiliare.

La misura prevede che in tutti i casi in cui un committente affidi a un'impresa l'esecuzione di un'opera, il versamento delle ritenute fiscali per i lavoratori impiegati in quell'appalto venga effettuato direttamente dal committente stesso, a cui l'appaltatore o subappaltatore deve anticipare le somme. In tal modo si chiede alle imprese di sottrarre propria liquidità senza peraltro poter utilizzare la compensazione con i rispettivi crediti fiscali. Ancora una volta - secondo le imprese edili - per combattere l'evasione fiscale si scelgono strumenti che mettono a rischio il fragile equilibrio finanziario delle imprese, già pesantemente danneggiate dall'introduzione dello split payment.

Senza considerare che il meccanismo disegnato dalla norma costituisce un capolavoro di complicazione burocratica nella gestione amministrativa dell'appalto, mettendo così a rischio l'esecuzione dell'intera opera. Le associazioni chiedono quindi un immediato ritiro della misura iniqua e dannosa che, così come formulata, punisce anche gli operatori sani del settore mettendone a rischio la sopravvivenza.

Si dovrebbe attenuare, nel decreto fiscale, la stretta anti-evasione delle ritenute fiscali negli
appalti e subappalti. È questo, spigano da Italia Viva, un punto dell'intesa raggiunta a Palazzo Chigi. Si sarebbe studiata una nuova formulazione «per salvaguardare le imprese oneste». In concreto tutti i committenti attivi da almeno 5 anni e senza pendenze col fisco continueranno a sottostare alle vecchie regole. Gli altri verseranno le ritenute per i lavoratori impiegati nei cantieri, cui appaltatori e subappaltatori dovranno anticipare le somme.

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