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Antincendio/3. Asili nido, entro quest'anno la prima fase della messa a norma

di Mariagrazia Barletta

Dopo un'intricata odissea, è stato approvato - ed è in vigore – un doppio differimento che allontana i termini per l'adeguamento delle scuole pubbliche e degli asili nido alle normative di prevenzione incendi, cui si affianca un piano triennale straordinario per la "messa a norma" degli edifici scolastici. Il piano triennale e le proroghe erano saliti sul treno delle Semplificazioni e poi su quello dello Sblocca-Cantieri durante le fasi di conversione dei decreti in Parlamento. Presentati come emendamenti ai Ddl di conversione, erano stati poi respinti per «estraneità alla materia», imboccando subito dopo la strada di un disegno di legge, affidato all'esame (in sede deliberante) della commissione Istruzione del Senato. Il piano straordinario e i differimenti, uno di tre anni per la "messa a norma" delle scuole e l'altro di un anno per l'adeguamento degli asili nido, hanno infine agganciato, e questa volta con successo, un altro treno in corsa materializzatosi con la conversione in legge del decreto (numero 59 del 2019) contenente misure per il personale delle fondazioni lirico sinfoniche e per il settore del cinema e dell'audiovisivo. Dunque, la previsione del piano triennale e i differimenti sono diventati realtà con la legge di conversione del decreto 59 del 2019, pubblicata nella "Gazzetta ufficiale" del 12 agosto ( legge 81 del 2019, articolo 4-bis ).

Per il piano straordinario sono stanziati 25 milioni per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e 48 milioni per il 2021, per un totale di 98 milioni di euro a valere sulla quota del fondo per il rilancio degli investimenti da assegnare al ministero dell'Istruzione. Il fondo in questione è stato istituito dalla legge 145 del 2018 nello stato di previsione del ministero dell'Economia e va ripartito con Dpcm. Lo schema di Dpcm è stato già esaminato dal Parlamento: entrambi i rami hanno espresso il loro parere, ma il provvedimento non è ancora stato pubblicato in "Gazzetta ufficiale". Per l'attuazione del piano straordinario triennale occorre inoltre un decreto del Miur da emanare previa intesa in sede di Conferenza unificata, per l'emanazione del quale la legge 81 del 2019 non fissa alcun termine di scadenza.

Scuole a norma (in fasi) entro il 2021, con Dm
Viene prorogato fino al 31 dicembre 2021 il termine per l'adeguamento delle scuole alla normativa antincendio. Si tratta di un differimento che arriva dopo una lunga sequenza di proroghe (l'ultima era stata affidata al Milleproroghe dell'estate 2018), susseguitesi a partire dalla scadenza dei cinque anni che la normativa di prevenzione incendi delle scuole, risalente al 1992, concedeva agli istituti affinché si adeguassero alle prescrizioni in essa contenute. Inoltre, la legge 81 del 2019 demanda ad un decreto del Viminale, da mettere a punto d'intesa con il Miur, l'elaborazione di un piano di adeguamento in fasi per le scuole ancora non a norma. Tale decreto, per il quale non è fissato alcun termine per l'emanazione, dovrà definire anche idonee misure gestionali di mitigazione del rischio da osservare fino al completamento dei lavori di adeguamento. Tra l'altro il piano in fasi non è un'innovazione: già a maggio 2016 era stato pubblicato il Dm contenente un piano di "messa a norma" da portare a termine entro due scadenze prestabilite (26 agosto e 26 novembre 2016), entro le quali le scuole avrebbero dovuto mettersi in regola. Rispetto al piano in fasi del 2016, una novità c'è e risiede nella possibilità di poter adeguare le scuole facendo riferimento alla normativa prestazionale contenuta nel decreto del ministero dell'Interno del 7 agosto 2017. In attesa del piano in fasi, restano un utile riferimento le indicazioni programmatiche contenute nel decreto interministeriale del 21 marzo 2018 che, relativamente alle scuole ancora fuori norma, stabilisce un ordine di priorità da poter seguire per l'applicazione delle misure contenute nelle regole tecniche verticali di scuole e asili nido.

Asili nido, prima fase di "messa a norma" entro il 2019
Con la proroga di un ulteriore anno disposta con la legge 81 del 2019, gli asili nido dovranno completare il primo ciclo di adeguamenti previsto dal decreto del ministero dell'Interno del 16 luglio 2014 (regola tecnica verticale di prevenzione incendi per gli asili nido) entro il 2019. Più nel dettaglio, la proroga riguarda gli asili nido con più di 30 persone presenti (nel computo vanno considerati i neonati, i bambini ospitati e il personale di servizio), esistenti al 28 agosto 2014 (data di entrata in vigore del Dm del 2014). Le prescrizioni da attuare entro l'anno riguardano: i requisiti di resistenza al fuoco delle separazioni, degli elementi strutturali, delle compartimentazioni e la "messa a norma" dei vani scala, dei percorsi di esodo, delle vie di uscita, nonché degli impianti elettrici e di sollevamento. Bisogna organizzare inoltre la gestione della sicurezza, installare un'opportuna segnaletica, un numero adeguato di estintori e i sistemi di allarme prescritti dalla normativa. Va ricordato, infine, che è in via di definizione la normativa prestazionale per gli asili nido che andrà a confluire nel cosiddetto Codice di prevenzione incendi (Dm 3 agosto 2015). Infine va precisato che il piano triennale straordinario appena predisposto con la legge 81 del 2019 non riguarda gli asili nido.

Il testo della legge pubblicata in Gazzetta

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