Appalti

Napoli-Bari, il Consiglio di Stato boccia la sospensiva chiesta da Cmc e Medil sul lotto da 269 milioni

di Mauro Salerno

Pare avviarsi finalmente verso la conclusione la tormentata aggiudicazione del maxi-lotto Frasso Telesino-Telese da 269 milioni di euro nell'ambito del potenziamento della linea ferroviaria Napoli-Bari mandato in gara da Rfi.

Venerdì 12 luglio sono arrivate infatti le decisioni "gemelle" con cui il Consiglio di Stato ha bocciato le richieste di sospensiva presentate da Cmc e Consorzio Medil contro l'aggiudicazione del contratto al raggruppamento guidato da Pizzarotti (con Ghella, Itinera, Salcef, tra gli altri) .

Per il Consiglio di Stato, alla luce degli «interessi in gioco» prevale «l'interesse nazionale alla sollecita realizzazione dell'infrastruttura strategica». Per i giudici pesa anche «la mancata definizione della figura mandataria del raggruppamento», cioè l'ipotesi ventilata a un certo punto di sostituire Cmc nel ruolo di capogruppo dopo la formalizzazione della crisi della coop. Per questo i giudici rilevano che «l'appello cautelare non appare assistito dal pregiudizio grave ed irreparabile».

La decisione apre la strada alla firma del contratto da parte di Rfi, a cui i giudici rimettono in toto la scelta. L'udienza per la decisione nel merito della vicenda è fissata per il prossimo 6 novembre.

L'ordinanza del Consiglio di Stato sul ricorso di Cmc

L'ordinanza del Consiglio di Stato sul ricorso del Consorzio Medil

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©