Appalti

Abusi, per motivare l'ordine di demolizione basta la descrizione dell'opera irregolare

a cura della redazione PlusPlus24 Diritto

Interventi edilizi - abusi - concessione in sanatoria - vincolo cimiteriale - finalità – individuazione

Il vincolo cimiteriale persegue una triplice finalità: in primo luogo, vuole assicurare condizioni di igiene e dì salubrità mediante la conservazione di una sorta di "cintura sanitaria" intorno allo stesso cimitero; in secondo luogo è finalizzato a garantire la tranquillità ed il decoro ai luoghi di sepoltura; in terzo luogo è diretto a consentire futuri ampliamenti dell'impianto funerario.

Consiglio di stato, Sezione 2, sentenza del 4 luglio 2019 n. 4587

Abusi edilizi - Remissione in pristino - Doverosità - Fattispecie

Il provvedimento con il quale si ingiunge la rimessione in pristino rispetto ad un abuso edilizio è doveroso e vincolato, purché ne sussistano i presupposti di fatto e di diritto, ovvero l'esistenza delle opere e il loro carattere di abuso passibile di demolizione.

Consiglio di stato, Sezione 6, sentenza del 2 luglio 2019 n. 4523

Abusi edilizi - sanzioni - ordinanza di demolizione – Motivazione – Descrizione dell'abuso accertato - Sufficienza

L'atto che ordina l'eliminazione delle opere realizzate, oltre a sanzionare l'abuso contestato, può ritenersi sufficientemente motivato per effetto della stessa descrizione dell'abuso accertato, presupposto giustificativo necessario e sufficiente a fondare l'emanazione della misura sanzionatoria della demolizione, atteso che l'esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi mediante applicazione della misura ripristinatoria costituisce atto dovuto, per il quale è in re ipsa l'interesse pubblico alla sua rimozione.

Consiglio di stato, Sezione 6, sentenza del 26 giugno 2019 n. 4397


Interventi edilizi - Abusi - Edificazione senza titolo - Ripristino della legalità violata - Mera inerzia da parte dell'amministrazione - Conseguenze

La mera inerzia da parte dell'amministrazione nell'esercizio di un potere-dovere finalizzato alla tutela di rilevanti finalità di interesse pubblico - quale è, per l'appunto, quella del ripristino della legalità violata nelle attività di trasformazione edilizia del territorio - non è per certo idonea a far divenire legittimo ciò che è sin dall'origine illegittimo, ossia l'edificazione sine titulo (ovvero, come nel caso di specie, con titolo decaduto per effetto del suo venir meno, in ragione del decorso del tempo, in quanto ab origine rilasciato in precario).

Consiglio di stato, Sezione 2, sentenza del 24 giugno 2019, n. 4315

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