Appalti

Sblocca-cantieri/3. I comuni chiedono più tempo per affidare gli appalti e pagare i debiti con le imprese

di Massimo Frontera

Proroghe alle scadenze di contabilità economico-patrimoniale, proroga ai termini per ripianare il disavanzo dovuto a sanatorie fiscali, slittamento dei termini sulla richiesta di liquidità per pagare i debiti alle imprese, proroghe per attuare alcuni piani di "piccole opere" comunali finanziate dalle ultime manovre di bilancio. Nel nutrito pacchetto di emendamenti che l'Anci chiede di inserire al Dl Sblocca-cantieri c'è una specie di "mille-proroghe" tutto dedicato agli enti locali, ma anche con varie richieste di carattere fiscale-contabile, finanziario e organizzativo o legate alla possibilità di assumere nuovo personale con contratto a tempo indeterminato.

Tra le misure di immediato interesse delle costruzioni ci sono le richieste di prorogare le scadenze previste da due programmi di opere pubbliche finanziati dalle ultime due finanziarie. Più precisamente, l'Anci ha chiesto più tempo per attuare il piano di interventi finanziato dall'ultima legge di Bilancio (commi 107 e seguenti della legge 30 dicembre 2018, n.145) per far slittare di circa due mesi i termini previsti dal piano finanziato da 400 milioni di euro per investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. Più precisamente si chiede di far slittare dal 15 maggio al 15 luglio la scadenza per aprire il cantiere, dal 15 giugno al 31 agosto il termine per la revoca dei fondi non utilizzati entro la scadenza e, infine dal 15 ottobre al 31 dicembre il termine per aprire i cantieri a carico dei comuni beneficiari delle risorse definanziate agli enti inadempienti.

Proroghe anche per gli investimenti finanziati complessivamente con 850 milioni dalla legge di bilancio 2018, nel triennio 2018-2020 con 150 milioni sull'annualità 2018, 300 milioni sull'annualità 2019 e 400 milioni sull'annualità 2020. Il riferimento normativo è il comma 857 della legge n.205 del 27 dicembre 2017. Più precisamente si chiede di prolungare da 8 a 12 mesi il termine per l'affidamento dei lavori a causa, spiega il documento dell'Anci, delle «difficoltà legate alle procedure di affidamento dei lavori previste al codice degli appalti». «La modifica - aggiunge l'Anci - permette di evitare la revoca del finanziamento agli enti che hanno comunque ottemperato all'utilizzo dei fondi seppure in ritardo rispetto al termine originario».

Più tempo anche per pagare i fornitori con le risorse del Tesoro chieste a titolo di anticipo di liquidità con riferimento alla norma della Finanziaria 2019 (commi 858-862 articolo 1, legge n.145 del 30 dicembre 2018). In questo caso, l'Anci chiede di rimandare le disposizioni di un anno per «evitare l'entrata in vigore non concertata delle norme sui debiti commerciali, che rischiano di determinare un'insostenibile stretta finanziaria su una significativa fascia di enti locali in condizioni di difficoltà nel rispetto delle scadenze di pagamento».

TUTTI GLI EMENDAMENTI CHIESTI DALL'ANCI

Tutti gli emendamenti al decreto Sblocca-cantieri richiesti dall'Anci

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