Appalti

Grandi opere, altro colpo a Cmc: dopo Cociv sfuma anche l'appalto Rfi per la Napoli-Bari

di Alessandro Arona

Seconda botta in pochi giorni a danno di Cmc Ravenna: dopo la revoca da parte del Cociv del lotto del Terzo Valico «Interconnessione Voltri e completamento Polcevera» (343 milioni a base d'asta, si veda il servizio), la cooperativa muratori e cementisti di Ravenna si è vista sfilare - il giorno prima dell'assemblea chiave per il piano di ristrutturazione - anche il lotto Rfi della Napoli-Bari «Frasso Telesino-Telese» (269 milioni a base d'asta).

Nella terza seduta pubblica per la gara, tenuta venerdì 29 marzo, a sorpresa Rfi ha modificato per la seconda volta i punteggi finali, e la cordata Pizzarotti-Ghella (con Itinera, Salcef, Eds Infrastrutture Spa) ha compiuto un doppio sorpasso ai danni non solo di Cmc (e altri) ma anche di Salini Impregilo, Astaldi, Sifel spa, Clf spa, che erano secondi. Decisiva è stata la corretta attribuzione da parte della commissione del punteggio premiale di 5 punti per chi avesse in Ati una società di progettazione (indicato nella lettera invito): inizialmente attribuito a tutte le cordate in gara, andava invece assegnato - così è stato spiegato in seduta pubblica - soltanto all'Ati Pizzarotti-Ghella-Itinera-Salcef-Eds (le altre compagini avevano solo indicato le società di ingegneria, in avvalimento, ma non e avevano in Ati). Visti i bassi divari tra un punteggio e l'altro, questo ha permesso alla cordata di medie imprese (con i progettisti di Eds) di fare il doppio sorpasso).

Rfi ha comunicato nel pomeriggio del 29 marzo alle imprese l'aggiudicazione definitiva della gara. Stiamo parlando della singolare "gara a sorpassi" di cui abbiamo più volte scritto, quella per assegnare il terzo lotto della Napoli-Bari partendo da Napoli: progettazione esecutiva e lavori per la realizzazione della tratta Frasso Telesino-Telese, tra le progressive km 16+500 della futura linea Cancello-Benevento e la progressiva 27+700, comprensiva di armamento ferroviario, impianti di trazione elettrica, altre tecnologie ferroviarie, impianti di fermata e stazione. Base d'asta 269,786 milioni di euro, durata di 1.895 giorni, bando pubblicato da Rfi nel giugno 2018.

A inizio dicembre, dopo la prima seduta pubblica, risultava in testa la cordata Salini-Astaldi, seconda Cmc (in cordata con Consorzio stabile Medil Scarl, Icm spa, Cemes spa, Elettri-Fer srl, Francesco Ventura costruzioni ferroviarie), terza la cordata Pizzarotti-Ghella, quarta e ultima la cordata guidata dal Consorzio cooperativo Integra (ex Ccc), con Vianini Lavori, Rcm costruzioni srl, Gcf spa, Generale costruzioni ferroviarie. Poi a metà dicembre seconda seduta pubblica, nella quale a sorpresa la commissione comuniuca di aver fatto un errore di calcolo, e di conseguenza che a vincere non era l'Ati Salini-Astaldi ma quella a guida Cmc (si veda nel servizio il dettaglio dei punteggi in gara). Sono poi seguiti ricorsi e diffide. Contestata tra l'altro l'attribuzione a Cmc di punteggi relativi all'affidabilità finanziaria, visto che l'impresa era da poco entrata in concordato preventivo. Pizzarotti-Ghella e C. contestano anche l'attribuzione a tutti dei 5 punti per i progettisti in Ati, requisito che - hanno sostenuto - solo loro possedevano. La commissione Rfi controlla e si accorge che la contestazione è fondata. Allora terzo ricalcolo e cinque punti tolti a tutte le cordate meno quella a guida Pizzarotti, che così si ritrova a sorpresa prima e aggiudicataria provvisoria.

Si riduce anche il ribasso di aggiudicazione: dal -14,18% di Cmc al -10,35% di Pizzarotti-Ghella-Itinera.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©