Appalti

Precontenzioso: l'Anac chiude le porte alle richieste delle associazioni di categoria

di Mauro Salerno

Stop ai pareri di precontenzioso richiesti da associazioni di categoria. Con la delibera n.195 del 13 marzo 2019 l'Autorità Anticorruzione chiude le porte alla richiesta di risolvere controversie sull'applicazione delle norme sottoposte non dalle imprese ma dalle associazioni di rappresentanza degli operatori. Una scelta motivata magari anche dalla necessità di porre un freno alle «numerose istanza di precontenzioso presentate da varie associazioni di categoria», ma scaturita sicuramente dalla necessità di adeguarsi a quanto precisato dal Consiglio di Stato nei pareri sul nuovo regolamento di precontenzioso varato dall'Anac.

Nel parere rilasciato dal Consiglio di Stato veniva infatti chiarito che il codice appalti non consente di includere le associazioni di categoria tra i soggetti abilitati a sottoporre pareri di precontenzioso all'Anac. A questa regola, spiega Palazzo Spada e ribadisce ora anche l'Anac, è possibile individuare una sola eccezione nel caso in cui le associazioni siano in qualche modo abilitate a impugnare di fronte ai giudici «atti concernenti i singoli associati» oppure sia in ballo la lesione di interessi che riguardano «l'interesse collettivo tutelato dalle associazioni» e non la singola posizione delle imprese.

In assenza di tali condizioni, non c'è spazio per il rilascio di pareri di precontenzioso chiesti dalle associazioni, cui resta però - sottolinea l'Anac - sempre la possibilità di attivare gli interventi di vigilanza dell'Autorità.

La delibera dell'Autorità

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