Appalti

In vendita Condotte America, parte lo spezzatino dell'ex big delle costruzioni

di Alessandro Arona

I commissari straordinari di Condotte d'Acqua Spa, Giovanni Bruno e Matteo Uggetti (il terzo, Alberto Dello Strologo, si è dimesso a inizio marzo, sostituito il 12 marzo da Gianluca Piredda, sempre con estrazione Mise) hanno messo in vendita la società controllata Usa «Condotte America», con avviso pubblicato sia sul sito dell'amministrazione straordinaria sia su importanti giornali statunitensi, tra i quali il New York Times e quotidiani di Miami, capitale della Florida nella quale ha sede la società.
Condotte America, specializzata in infrastrutture di trasporto e con mercato sostanzialmente regionale in Florida, è arrivata a fatturare negli anni passati circa 50-60 milioni di dollari, ed è controllata al 100% dalla capogruppo italiana. Tutto il pacchetto va in vendita, e i soggetti interessati devono presentare manifestazione di interese entro il 15 aprile prossimo.

SI VEDA L'AVVISO

Nel bando non si dice molto altro, salvo i requisiti e le esclusioni di legge per gli offerenti.

Dopo la messa all'asta di Cossi (il 13 febbraio 2019 sono stati sottoscritti gli accordi per la cessione a Salini Impregilo delle partecipazioni detenute da Condotte, pari all'80%, con cessione definitiva subordinata all'approvazione del piano di ristrutturazione dal parte del Mise), il bando per Condotte America sancisce l'ulteriore antipasto dello "spezzatino Condotte".

Ormai è chiaro a tutti che la natura di Condotte quale "colosso" delle costruzioni, numero tre in Italia fino al 2017 e campione delle grandi opere, non esiste e non esisterà più come gruppo unitario.
Tutte le parti più pregiate dei circa tre miliardi di euro di lavori residui rimasti in portafoglio saranno infatti vendute a pezzetti, visto che i soli 60 milioni di euro di prestito ponte che il governo ha garantito (rispetto ai 190 chiesti dai commissari) sono in grado di sostenere solo un pacchetto di cantieri ben inferiore a quello immaginato nel piano originario dell'ottobre scorso; pacchetto che andrà all'asta nei prossimi mesi (fine anno/inizio 2020). Le parti più appetibili sono invece già andate all'asta (Cossi e Condotte America) o ci andranno a breve (ad esempio la Inso e le quote nei consorzi dell'alta velocità).

I due commissari hanno presentato il Piano di ristrutturazione l'8 marzo, un piano comunque in continuità, che ha l'obiettivo di tutelare l'occupazione (diretta e sui cantieri) garantendo il riavvio dei lavori e anzi l'avvio di quelli appena contrattualizzati e da contrattualizzati, che siano o meno ceduti a terzi.
L'approvazione da parte del Mise è prevista a breve, entro il 31 marzo.

Ai commissari sono pervenute richieste dai creditori per 1,6 miliardi di euro, ma quelle riconosciute "aventi titolo" sono pari a 1,2 miliardi. Non è stato possibile sapere quale percentuale di rimborso sia prevista dal piano per i creditori chirografari.

Buone notizie sono invece arrivate in questi giorni per i creditori ex dipendenti di Condotte: i commissari hanno annunciato che potranno ottenere il Tfr maturato e versato presso il fondo tesoreria dell'Inps. L'azienda, infatti, sta già provvedendo con le competenze del mese di febbraio, all'erogazione delle somme dovute ai lavoratori a titolo di trattamento di fine rapporto. La struttura commissariale, secondo quanto si apprende, andrà incontro a circa 200 lavoratori che, in base a criteri di anzianità d'uscita, percepiranno le somme spettanti, per un ammontare complessivo di oltre 2 milioni e 500 mila euro. Nell'arco di pochi mesi si riuscirà a sanare l'importo complessivo dei crediti dovuti. Soddisfatti i sindacati.

Circa lo spezzatino, dovrebbe essere sostanzialmente confermato il quadro di cosa resta-cosa va illustrato nel nostro servizio del 6 marzo .

La manifestazione di interesse di Illimity e Rizzani De Eccher dovrebbe essere sostanzialmente per i cantieri in Algeria, una tratta ferroviaria e un'autostrada, per un valore residuo Condotte di circa 500 milioni di euro (uno dei due contratti è infatti condiviso in cordata da Condotte e Rizzani).

Oltre a Cossi e le quote Cociv, è probabile - a quanto appreso da Edilizia e Territorio - che Salini Impregilo possa essere interessata ad altri pezzi di Condotte, come la società Usa, il contratto per la Città della salute, il lotto del Brennero.

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