Appalti

Cauzione, avvalimento, requisiti: le ultime decisioni del Consiglio di Stato sugli appalti

a cura della redazione PlusPlus24 Diritto

Contratti della pa - Affidamento - Gara - Soggetti partecipanti - Ati – Riparto di esecuzione del servizio tra le imprese - Obbligo di specificazione – Assolvimento – Per descrizione delle singole parti – Sia in termini percentuali

Con riferimento all'obbligo di specificare le “parti” del servizio che saranno eseguite dalle singole imprese, questo deve ritenersi assolto sia in caso di indicazione, in termini descrittivi, delle singole parti del servizio da cui sia evincibile il riparto di esecuzione tra le imprese associate, sia in caso di indicazione, in termini percentuali, della quota di riparto delle prestazione che saranno eseguite tra le singole imprese, tenendo conto della natura complessa o semplice dei servizi oggetto della prestazione e della sostanziale idoneità delle indicazioni ad assolvere alle finalità di riscontro della serietà e affidabilità dell'offerta ed a consentire l'individuazione dell'oggetto e dell'entità delle prestazioni che saranno eseguite dalle singole imprese raggruppate.

Consiglio di stato, sez. 3, sentenza del 30 gennaio 2019 n. 751

Contratti della pa - Affidamento - Forniture - Requisti di partecipazione - capacità tecnica - avvalimento - indicazione dei mezzi aziendali
In merito all'avvalimento riguardante requisiti di capacità tecnica e professionale, è costantemente ripetuta l'affermazione secondo cui l'indicazione dei mezzi aziendali messi a disposizione per l'esecuzione dell'appalto è necessaria a pena di esclusione del concorrente dalla gara: ciò argomentando dal carattere generale del principio espresso dall'art. 88 del regolamento di esecuzione del previgente codice dei contratti pubblici, riferimento normativo ora da individuarsi nell'ultimo inciso dell'art. 89, comma 1, del d.lgs. n. 50 del 2016

Consiglio di stato Sezione 5, sentenza del 30 gennaio 2019 n. 755

Contratti pubblici - revisione dei prezzi - appalto di servizi - revisione del canone mensile - diniego - pattuita rinegoziazione - reciproca convenienza al mantenimento dell'assetto originario del contratto
Negli appalti in cui ricorra l'ipotesi della rinegoziazione il diritto alla revisione dei prezzi non può configurarsi, in quanto l'impresa che ha beneficiato di una speciale disposizione la quale preveda la possibilità di rinnovo del contratto senza gara a condizione di un prezzo concordato, non può poi anche pretendere di applicare allo stesso contratto il meccanismo della revisione dei prezzi.

Consiglio di stato, sez. 3, sentenza del 24 gennaio 2019, n. 613

Contratti della pa - Affidamento - Cauzione - Incameramento - Natura sanzionatoria – Misura autonoma e ulteriori rispetto all'esclusione.
L'incameramento della cauzione costituisce misura a carattere, in senso lato, sanzionatorio, conseguenza ex lege dell'esclusione per accertato difetto dei requisiti da dichiarare ai sensi dell'art. 38 d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, senza che sia necessaria la prova di colpa nella formazione delle dichiarazioni presentate. L'escussione costituisce dunque conseguenza automatica della violazione dell'obbligo di diligenza gravante sull'offerente, in considerazione del fatto che che gli operatori economici, con la domanda di partecipazione, s'impegnano ad osservare le regole della procedura delle quali hanno piena contezza. Si tratta, come tale, di una misura autonoma e ulteriore rispetto all'esclusione dalla gara.

Consiglio di stato, sez. 5, sentenza del 24 gennaio 2019, n. 589

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