Appalti

Investimenti, oggi l’ok ai 250 milioni alle province per scuole e lavori stradali

di Massimo Frontera

Nuovo tentativo, oggi in conferenza Stato-città, per l’ok allo schema di decreto Interno-Economia che assegna 250 milioni di euro alle province da spendere in interventi di manutenzione su strade e scuole, in attuazione dell’apposita norma della Legge di Bilancio (commi 889-890, articolo 1).

Dopo il rinvio deciso nella seduta del 17 gennaio, oggi la conferenza si riunisce nuovamente. L’ok all’intesa - salvo imprevisti - appare scontata, considerando che la conferenza di oggi è stata convocata in seduta straordinaria (in anticipo rispetto alla data “naturale” del 7 febbraio), e considerando anche che, al momento, lo schema di Dm è l’unico provvedimento all’ordine del giorno. Questa settimana è servita per gli approfondimenti tecnici richiesti nel precedente incontro. Nel frattempo però è stato superato il termine del 20 gennaio, indicato nella legge di Bilancio, per l’emanazione del provvedimento.

Il finanziamento e il vincolo di destinazione delle risorse sono specificati dal comma 889, articolo 1, della legge di Bilancio. Le risorse ammontano a 3,75 miliardi di euro su un orizzonte di lungo termine: 15 anni, tra il 2019 e il 2033 con una “rata” di 250 milioni l'anno . La prima tranche di 250 milioni dovrebbe arrivare a giorni. Entro il 20 gennaio, infatti, il ministero dell'Interno avrebbe dovuto ripartire la somma con l’apposto decreto, di concerto con il ministero dell'Economia.

Metà delle risorse saranno ripartite tra «le province che presentano una diminuzione della spesa per la manutenzione di strade e di scuole nell'anno 2017 rispetto alla spesa media con riferimento agli anni 2010, 2011 e 2012 e in proporzione a tale diminuzione».
L'altra metà dei soldi viene invece ripartita tra le province in proporzione all'incidenza determinata, al 31 dicembre 2018, dalla manovra di finanza pubblica rispetto al gettito 2017 dell'imposta Rc auto, dell'imposta provinciale di trascrizione e del fondo sperimentale di riequilibrio. Le spese finanziate dalle risorse assegnate per ogni annualità devono essere liquidate o liquidabili per le finalità indicate, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, entro il 31 dicembre di ogni anno.

Come ricorda l'Upi in una nota, «la misura del concorso alla manovra di finanza pubblica delle Province, da considerare ai fini del calcolo della sua incidenza sulle entrate, è quella determinata dall'articolo 1, comma 418, della legge n. 190/2014 e 38 dell'articolo 47 del D.L. n. 66/2014, tenuto conto delle riduzioni consentite ai sensi dell'articolo 1, commi 838 e 839, della legge n. 205/2017». Per rimpolpare gli uffici tecnici delle province, si precisa che nelle assunzioni di personale a tempo indeterminato, da destinare, prioritariamente, alle attività in materia di viabilità ed edilizia scolastica (ex articolo 1, comma 845, legge n. 205/2017) devono riguardare «figure ad alto contenuto tecnico-professionale di ingegneri, architetti, geometri, tecnici della sicurezza ed esperti in contrattualistica pubblica e in appalti pubblici».

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