Appalti

Tav, ecco i numeri: costo aggiornato a 8,793 miliardi. Si sale a 10,2 con il «già fatto» (di cui 3,44 a carico dell’Italia)

di Alessandro Arona

Ma quanto costa la nuova tratta ferroviaria Torino-Lione? Si può fare un pò di chiarezza utilizzando le stime ufficiali di adeguamento costi fatte da Telt e comunicate dal commissario di governo uscente Paolo Foietta in audizione alla Camera (il testo integrale), e anche le stime più recenti sui costi delle tratte di accesso italiana e francese (ancora in progettazione).

Il costo attuale aggiornato della tratta internazionale della Torino-Lione è di 8.793 milioni di euro, che diventano 10.255 considerando i 1.462 della fase di progetti e rilievi geognostici, quasi del tutto conclusa. Sommando anche le tratte di adduzione nazionali, la Lione-Saint-Jean-de-Maurienne (3,4 miliardi stimati) e la Bussoleno-Torino (1,7 mld stimati) si arriva a un costo totale stimabile in 15,3 miliardi di euro, di cui 5,14 a carico dell'Italia.

Si veda in particolare a pagina 34 della relazione di Foietta.

Quando si sente parlare di «un'opera da 20 miliardi» si cita un dato vecchio, cioè i vecchi e faraonici progetti delle tratte di adduzionee, 7,7 miliardi di euro quella francese e 4,3 quella italiana.
La tratta Susa/Bussoleno-Torino era prevista tutta su nuova linea; negli ultimi anni (con Delrio Ministro) è stata sottoposta a project review e l'attuale progetto (da definire) stima costi per 1,7 miliardi. Il progetto francese da 7,7 miliardi è stato accantonato dalla presidenza Macron,e ora si ragiona su un progetto da 3,4 miliardi.
I costi delle tratte di adduzione sono dunque scesi da 12 a 5,1 miliardi, sostanzialmente puntando sull'ammodernamento delle linee esistenti piuttosto che su nuove linee.

Il vero progetto della Torino-Lione è però la tratta internazionale, Sant Jean de Maurienne-Susa, 65 km di nuova linea di cui 57,5 di tunnel di base.
Nel 2012 è stato certificato (tramite advisor esterni) un costo di 8,6 miliardi di euro, su progetto definitivo, stabilendo però nel trattato internazionale che sarebbe stato aggiornato sulla base dei costi di beni e servizi per la costruzione (fissati in un paniere). Nel 2017 il Cipe (italiano), in base alle nostre prassi Rfi, ha stabilito un "costo a vita intera" di 9,6 miliardi di euro, stimando un 1,5% annuo di inflazione di settore. Dal 2012 a oggi però l'incremento prezzi è stato più basso, e oggi Telt stima un costo di 8.793 milioni di euro della tratta internazionale.
Al momento la Ue copre il 40% dei costi, sul restante 60% l'Italia il 57,9%, la Francia il 42,1%. La quota a carico dell'Italia è esattamente 3.054 milioni di euro (di cui 2.564 già stanziati in bilancio). Se, come previsto da un regolamento in approvazione, la quota Ue salisse al 50%, la quota per l'Italia scenderebbe a 2.590 milioni.

Studi e indagini geognostiche, avviate dal 2001 e ancora in corso, comportano un costo aggiuntivo di 1.462 milioni di euro, di cui 387 a carico dell'Italia.

Il COSTO COMPLESSIVO DELLA TRATTA INTERNAZIONALE, dunque, tra fase preliminare e opera vera e propria, è dunque 8.793 + 1.462 milioni = 10.255 milioni.
La quota a carico dell'Italia è di 3.441 milioni.

Considerando anche la tratta italiana, Bussoleno-Torino, IL COSTO TOTALE A CARICO DELL'ITALIA è di 3,44 + 1,7 miliardi = 5,14 miliardi.

Per fare un paragone, il Brennero ferroviario costa 8,38 miliardi nel progetto di valico (il tunnel), la tratta finanziata dalla Ue, di cui 2,4 miliardi a carico dell'Italia.
Le tratte di adduzione Verona-Fortezza costeranno altri 4,9 miliardi (contratto Rfi), dunque la spesa totale per l'Italia sarà di 7,3 miliardi.





La relazione di Paolo Foietta alla Commissione Trasporti della Camera

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