Appalti

Progettazione, sbloccati 200 milioni per opere di province, piccoli comuni, città metropolitane e porti

di Massimo Frontera

Trovata l’intesa, nella conferenza unificata dello scorso 20 dicembre, sui due schemi di decreto che assegnano 200 milioni di euro di risorse per finanziare interventi di progettazione per interventi promossi da di Autorità portuali, comuni, province e città metropolitane.

Fondo per la progettazione degli enti locali
Il primo schema di decreto mette a disposizione complessivamente 89,55 milioni di euro nell'arco del triennio 2018-2020 da assegnare a 14 città metropolitane (14,925 milioni di euro), alle Province (37.312.500 euro) e ai comuni (37.312.500 euro). Lo schema definito dal Mit rappresenta una seconda edizione, per così dire, di un provvedimento già scritto dal precedente governo all’inizio dell'anno (Dm il 13 marzo 2018). Decreto che però il ministro Danilo Toninelli ha deciso di riformulare (considerando anche che il provvedimento non è mai stato pubblicato, né in Gazzetta e né sul sito del Mit), sia perché all'inizio era stato erroneamente istruito presso la conferenza Stato-città (invece dell'unificata), sia perché era arrivata la nota sentenza della corte Costituzionale n.74/2018 che ha costretto a ridefinire tutti gli accordi tra Stato ed enti sub-statali che prevedono uno stanziamento di risorse. Nell'assegnazione dei fondi, il provvedimento prevede di dare priorità agli interventi di adeguamento sismico di edifici pubblici e scuole. Ciascun comune può presentare richiesta di cofinanziamento per massimo tre progetti. Ciascun progetto potrà ricevere al massimo 60mile euro.

TUTTI I BENEFICIARI: CITTÀ METROPOLITANE E PROVINCE

Risorse per 109 milioni a 79 amministrazioni per infrastrutture prioritarie
Con il secondo provvedimento si assegnano risorse alla «progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate». Il provvedimento, in attuazione dell'articolo 202 del Codice appalti, ripartisce 109 milioni circa di euro a varie amministrazioni, tra Autorità portuali, città metropolitane, comuni capoluogo di città metropolitane e altri comuni capoluogo. Più precisamente, a 15 autorità portuali vengono assegnati 29,88 milioni per 79 progetti considerati ammissibili. Alle 14 città metropolitane vengono assegnati 24,9 milioni. Ai 14 capoluoghi di città metropolitane vengono assegnati 29,88 milioni e, infine, ai 36 comuni capoluogo di regione o provincia autonoma vengono assegnati 24,9 milioni. In tutti i casi, ciascun ente riceve una quota fissa - che per esempio è di un milione di euro per le autorità portuali, 800mila euro per le città metropolitane e 1,2 milioni per i comuni capoluogo di città metropolitane (salvo chi ha chiesto cifre inferiori) - cui si aggiunge una quota variabile in funzione del fabbisogno espresso. Le somme sono riferite al triennio 2018-2020.
Dopo l'ultima riunione tecnica sul provvedimento, il ministero dell’Economia ha chiesto di rafforzare le misure per il monitoraggio delle risorse. Per esempio si chiede che ciascun progetto già individuato venga associato a uno specifico codice Cup (Codice unico di progetto) «pena l’irricevibilità dell’elenco che li contiene». Inoltre il Mef ha chiesto di prevedere che «l’elenco definitivo dei piani/progetti ammessi a finanziamento deve essere trasmesso entro 15 giorni al Ministero dell’economia e delle finanze-Ragioneria Generale dello Stato per le conseguenti attività di monitoraggio».

TUTTI I BENEFICIARI:  AUTORITÀ PORTUALI E GRANDI COMUNI

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