Appalti

Rettighieri presidente e contratto da 1.065 milioni: Cociv riparte dopo i mesi di stallo

di Alessandro Arona

Marco Rettighieri, 60 anni, top manager di Rfi e dal 3 marzo 2017 al 16 novembre 2018 amministratore straordinario anti-corruzione per il Terzo Valico ferroviario di Genova, è stato nominato presidente di Cociv dal consiglio di rappresentanza del consorzio alta velocità, general contractor composto da Salini Impregilo e Condotte e affidatario (dal 1992) della concessione per realizzare l’opera (6,158 miliardi di euro). La notizia è stata raccolta da Edilizia e Territorio da fonti certe. Dopo le inchieste per corruzione a carico di Covic, che hanno coinvolto tra l’altro l'ex presidente Michele Longo e il suo vice Ettore Pagani, Marco Rettighieri ha svolto per quasi due anni (con nomina proposta dal presidente Anac Cantone e ratificata dal prefetto di Roma) il ruolo “di garanzia” di amministratore pubblico del consorzio, ripubblicando le gare sospette e rimettendo in moto la macchina dell’opera. Una buona prova di manager e di uomo al di sopra dei sospetti, come hanno riconosciuto i sindacati e l’ex commissario Iolanda Romano. E che ora gli riconosce anche Salini Impregilo, che controlla Cociv al 64%.

Nella riunione del consiglio dei rappresentanti Rettighieri (già direttore investimenti di Rfi, direttore general di Italferr, commissario Expo, Ad di Atac, direttore generale di Telt) è stato nominato presidente, un ruolo che di fatto equivale a quello di amministratore delegato. Gli altri due manager scelti per il consiglio direttivo sono uno di nomina Condotte e l’altro di nomina Civ (società del Gruppo Salini Impregilo). La società guidata da Pietro Salini controlla dunque saldamente Cociv, ma ha convinto Rettighieri a continuare di fatto il suo ruolo manageriale e di garanzia alla guida di Cociv.

Il contratto firmato il 18 dicembre tra Rfi (Gruppo Fs) e il consorzio Cociv (Salini Impregilo 64%, Condotte d'Acqua 34%, Civ- Gruppo Salini 5%) per il quinto lotto costruttivo del Terzo Valico ferroviario di Genova, vale per Cociv 1.064 milioni di euro. Il valore complessivo di 1.508 milioni comprende lavorazioni a cura di Rfi, mentre la parte di lavori civili gestita dal general contractor Tav (contratto 16 marzo 1992, addendum 28 ottobre 2011) ammonta appunto a 1.064 (come apprende Edilizia e Territorio da fonti certe). La quota che sarà sub-affidata ad altre imprese, con gara europea, ammonta a oltre 300 milioni di euro (Cociv è obbligata a mandare in gara il 60% in valore dei lavori civili, ma parte di tali appalti sono già stati affidati con gare precedenti (subordinate allo sblocco governativo del lotto).

Il Terzo Valico ha un costo complessivo di 6.158 milioni di euro. A fine ottobre 2018 l'avanzamento complessivo era del 27,07% dell'importo totale dell'opera (1.667 milioni su 6.158), non molto superiore al 26,35% di fine agosto (1.622 mln), dunque 45 milioni in due mesi, un ritmo annuo di circa 270 milioni. Ora - dopo i mesi di incertezza legati all’analisi costi-benefici - si pnta ad accelerare il ritmo dei cantieri. Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo, ha parlato nei giorni scorsi di 2.200 assunzioni da fare subito.

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