Appalti

Commissari di gara/2. Al via il sistema del sorteggio: come funziona (e quando è possibile derogare)

di Massimo Frontera

Nessuno slittamento per l’entrata a regime delle nuove regole sui commissari esterni per l’aggiudicazione degli appalti. L’Anac ha confermato la volontà di partire dal 15 gennaio prossimo , utilizzando l’apposito strumento per procedere al sorteggio dei componenti della commissione giudicatrice. Anche le prime istruzioni operative fornite dall’Anci ai comuni è da leggere soprattutto come una ulteriore conferma sull’entrata a regime della nuova procedura. La nota dell’Anci, infatti, aggiunge poco alle istruzioni operative sull’attuazione degli articoli 77 e 78 del codice appalti già fornite dall’Anticorruzione nel luglio scorso .

L’obbligo scatta per i bandi con scadenza dal 15 gennaio in poi
Per prima cosa, l’Anci ricorda ai comuni che dal 15 gennaio 2019 cessa la possibilità di scegliere in autonomia i commissari di gara ed entra allo stesso tempo in vigore il nuovo criterio per la formazione delle commissioni, indicato appunto dagli articoli 77 e 78 del codice. La procedura passa per l’utilizzo di un apposito tool che l’Anac ha predisposto e reso operativo dal 10 settembre scorso allo scopo di selezionare, attraverso un sorteggio, i componenti esterni, incluso il presidente della commissione. Il ricorso all’applicativo Anac è obbligatorio, ricorda l’Anci (richiamando le linee guida Anac), quando i «bandi o gli avvisi prevedono termini di scadenza della presentazione delle offerte a partire dal 15 gennaio 2019». La nuova procedura va applicata a tutti i bandi con aggiudicazione in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Comuni non capoluogo di provincia
Nel caso dei comuni non capoluogo di provincia che si rivolgono alle centrali di committenza, spiega l’Anci, «è considerato interno alla stazione appaltante il commissario di gara scelto tra i dipendenti dei diversi enti aggregati, anche nell’ipotesi in cui non sia stato perfezionato l’iter di costituzione delle forme aggregative, ma a condizione che si sia deliberato di dar vita a forme aggregative».

Commissari interni e presidente esterno
L’obbligo di nomina dei commissari, prosegue la nota Anci, «è assoluto - commissari e presidenti - per tutti gli appalti di lavori sopra un milione di euro e per servizi e forniture sopra la soglia comunitaria». In casi specifici, «le stazioni appaltanti potranno, invece, nominare alcuni componenti interni - ad esclusione del Presidente - nel rispetto del principio di rotazione». Le eccezioni sono possibili in tre circostanze. I primi due casi sono gli affidamenti sottosoglia di servizi e forniture e l’affidamento di lavori di importo inferiore al milione di euro. Il terzo caso è l’affidamento di contratti «che non presentano particolare complessità». «Sono considerati di non particolare complessità - spiega l’Anci - le procedure svolte attraverso i sistemi dinamici di acquisizione» (art. 55) e le «procedure interamente gestite tramite piattaforme telematiche di negoziazione» (art. 58).

La procedura per gli appalti complessi
Nel caso dei affidamento di «contratti di servizi e forniture di elevato contenuto scientifico, tecnologico o innovativo», l’Anci ricorda che l’Anac può scegliere i componenti della commissione giudicatrice «anche tra gli esperti interni alla stazione appaltante, previa richiesta della stazione appaltante e con un confronto con la stessa». In questo caso, l’Anci ricorda che la richiesta motivata va inviata all’Anac «entro 30 giorni antecedenti il termine per la richiesta dell’elenco dei candidati».

LE ISTRUZIONI OPERATIVE DELL’ANCI SUI COMMISSARI DI GARA

La nota operativa dell’Anci sull’entrata in vigore dei commissari di gara esterni

Le istruzioni dell’Anac per l'estrazione dei commissari di gara

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