Appalti

Ddl Anticorruzione in dirittura d’arrivo, manca solo l’ultimo sì della Camera

di M.Fr.

Il ddl anticorruzione lascia il Senato per ritornare alla Camera per l’ultimo e definito passaggio parlamentare. Il testo licenziato dall’Aula di Palazzo Madama con il voto di fiducia sul maxi-emendamento del governo riprende il testo uscito dalla Commissione Giustizia. Si conferma pertanto l’impianto del testo uscito dalla Camera, fatta eccezione per l’eliminazione della norma sul peculato, che era stata approvata dall’aula della Camera con voto segreto. Norma appunto che è stata “neutralizzata” attraverso il maxi-emendamento approvato con voto di fiducia.

Restano confermate tutte le misure che prevedono l’inasprimento delle pene accessorie conseguenti alla condanna per reati contro la pubblica amministrazione, a cominciare dall’incapacità di contrattare con la Pa e dall’interdizione dai pubblici uffici. Confermato anche l’aumento delle sanzioni interdittive che possono essere comminate alle società e agli enti riconosciuti amministrativamente responsabili di vari reati contro la Pa. Confermata anche la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado anche di assoluzione. Le modifiche alla disciplina sulla decorrenza dei termini di prescrizione dei reati entreranno in vigore dal 1 gennaio 2020.

IL TESTO DEL MAXI-EMENDAMENTO DEL GOVERNO

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