Appalti

Progettazione, si sbloccano i due fondi per grandi e piccoli comuni: 200 mln in 3 anni

di Massimo Frontera

In arrivo quasi 200 milioni per finanziare la progettazione di centinaia di opere di grandi e piccoli amministrazioni pubbliche. Le risorse saranno assegnate con due diversi schemi di provvedimento che il ministero delle Infrastrutture ha appena finito di scrivere e che sono stati già trasmessi a Regioni e comuni per ottenere al più presto l’intesa in conferenza unificata.

Risorse per 109 milioni a 79 amministrazioni per infrastrutture prioritarie
Il provvedimento che prevede la quota maggiore di risorse è quello per finanziare «la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate». Il provvedimento, in attuazione dell'articolo 202 del Codice appalti, ripartisce 109 milioni circa di euro a varie amministrazioni, tra Autorità portuali, città metropolitane, comuni capoluogo di città metropolitane e altri comuni capoluogo.
Più precisamente, a 15 autorità portuali vengono assegnati 29,88 milioni per 79 progetti considerati ammissibili. Alle 14 città metropolitane vengono assegnati 24,9 milioni. Ai 14 capoluoghi di città metropolitane vengono assegnati 29,88 milioni e, infine, ai 36 comuni capoluogo di regione o provincia autonoma vengono assegnati 24,9 milioni. In tutti i casi, ciascun ente riceve una quota fissa - che per esempio è di un milione di euro per le autorità portuali, 800mila euro per le città metropolitane e 1,2 milioni per i comuni capoluogo di città metropolitane (salvo chi ha chiesto cifre inferiori) - cui si aggiunge una quota variabile in funzione del fabbisogno espresso. Le somme sono riferite al triennio 2018-2020.

I progetti
Le risorse, spiega il decreto, dovranno essere utilizzate prioritariamente per realizzare i Piani urbani per la mobilità sostenibile (Pums) e i piani strategici triennali del territorio metropolitano. Solo se le amministrazioni hanno già provveduto a definire questo livello di progettazione strategica, le risorse potranno essere utilizzate per «la predisposizione di progetti di fattibilità, o di project review riferiti a opere contenute in tali strumenti di pianificazione o, comunque di prioritario interesse nazionale, in coerenza con la nuova politica di pianificazione infrastrutturale e con priorità per i fabbisogni infrastrutturali individuati nell'allegato al Def 2017».

I tempi e l'anticipo del 50%
Gli enti beneficiari dovranno comunicare al Mit (dipartimento infrastrutture – Direzione generale per l'edilizia statale e interventi speciali) l'elenco dei piano e/o dei progetti. L'invio va effettuato entro 90 giorni dalla pubblicazione sul sito del ministero di un apposito decreto direttoriale che disciplina modalità e tempi per la presentazione delle proposte. Tuttavia, precisa lo schema di decreto, le proposte relative ai Pums e ai piani strategici «sono automaticamente approvate e possono essere immediatamente attuate». Gli enti riceveranno un anticipo del 50% delle risorse riferite a ciascun anno.

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Fondo progettazione per gli enti locali
Con il secondo schema di decreto il Mit assegna i fondi statali al «cofinanziamento della redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e dei progetti definitivi di opere degli enti locali». Anche in questo caso i fondi sono riferiti al triennio 2018-2020. Lo schema di decreto, in ottemperanza alla nota sentenza della corte Costituzionale n.74/2018, sostituisce (modificandolo) il decreto Mit 13 marzo 2018 n.99. Potranno essere finanziati progetti di adeguamento sismico e messa a norma di edifici pubblici. Sono però ammissibili al cofinanziamento «solo le spese derivanti da obbligazioni giuridicamente vincolanti contratte dopo la comunicazione di ammissione al finanziamento».

Risorse per quasi 90 milioni a città metropolitane, province e comuni
Le risorse ammontano esattamente a 89,55 milioni di euro assegnate alle 14 città metropolitane (per 14,925 milioni), a 86 province (per 37,312 milioni) e a un numero ancora imprecisabile di comuni che faranno richiesta dei fondi (per 37,312 milioni). Nell'assegnazione delle risorse sarà data priorità agli interventi di adeguamento sismico di edifici pubblici e scuole. Ciascun comune può presentare richiesta di cofinanziamento per massimo tre progetti. Ciascun progetto potrà ricevere al massimo 60mile euro.

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