Appalti

Codice appalti/1. Slitta in Consiglio dei ministri l’esame del Dl Semplificazione e del Ddl delega

di M.Fr.

(articolo aggiornato il 10 dicembre)
Slitta in Consiglio dei ministri l’approvazione delle prime modifiche al codice appalti: sia quelle a carattere di urgenza contenute nel decreto legge Semplificazioni, sia quelle da attuare nel medio termine, indicate nel Ddl delega. I due provvedimenti erano stati inseriti all’ordine del giorno della riunione convocata venerdì 7, ma sono poi slittati al Cdm di oggi. Nella giornata di ieri, domenica 9 dicembre, Palazzo Chigi ha fatto filtrare la notizia che la riunione è stata ulteriormente rinviata a data da destinarsi.

Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, aveva escluso che il ritardo sia dovuto a qualche problema. «No, ci sono un sacco di provvedimenti utili e interessanti - ha detto ai giornalisti lo scorso venerdì - Se poi arriva venerdì o lunedì non lo so però Conte ci stava lavorando stamattina».

Non sono escluse modifiche dell’ultimora alle ultime bozze del testo. Secondo indiscrezioni, si starebbe pensando anche a inserire una norma dedicata a semplificare e abbreviare l’iter di approvazione di modifiche a progetti già approvati e finanziati dal Cipe.

Le principali novità di modifica del codice appalti restano per il momento la stabilizzazione dell’appalto integrato per le opere di manutenzione ordinaria, l’elevazione della soglia della trattativa privata a 2,5 milioni di euro (rispetto all’attuale limite di un milione), la possibilità di aggiudicare al massimo i lavori fino a 5,5 milioni di euro gli appalti di manutenzione e per tutti i lavori con progetto esecutivo, l’eliminazione della terna dei subappaltatori e la riduzione dei casi di grave illecito amministrativo.

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