Appalti

Pietro Salini: con il via libera del Governo al Terzo valico subito assunte 2.200 persone

di Raoul de Forcade

Il via libera, da parte del Governo, al Terzo valico consentirebbe «l’assunzione immediata di 2.200 persone» che, aggiunte alle 2.500 che già lavorano all’opera, fanno quasi «5mila posti di lavoro», senza contare l’indotto, in parte oggi «bloccati dalla burocrazia».

A spiegarlo, stigmatizzando le indecisioni dell’Esecutivo sulla linea ferroviaria, è stato ieri Pietro Salini, ad di Salini Impregilo, alla guida del Cociv, general contractor del Valico. «Il contratto – ha proseguito - risale al 1992 e si sta ancora discutendo, a galleria quasi fatta, se si debba realizzare o no. Mi vergogno, come imprenditore, di non poter assicurare a tutti gli operai che il loro lavoro possa continuare. Come Salini Impregilo, sui nostri cantieri, per i quali sono stati già perfezionati tutti i contratti e stanziati i soldi, potremmo assumere domattina 2.200 persone. Che significa, con l’indotto, 6-7mila persone al lavoro prima di Natale. Basta firmare» il via libera.

«I soldi – ha concluso - ci sono, ma servono le firme sui contratti, non bastano gli annunci (del Governo, ndr), bisogna poter pagare gli stipendi». Ieri, peraltro, il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, ha affermato: «L’analisi costi-benefici sul Terzo valico, per quello che ne so io, ma lo ha detto anche il ministro in più occasioni, sarà ormai definitivamente positiva, visto che l’opera è in avanzato stato di esecuzione».

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