Appalti

Ponte Genova/2. Bucci cerca un general contractor, partite dieci lettere di invito

di Alessandro Arona

(Questo il quadro emerso dopo i primi decreti di giovedì 15 novembre. Per i decreti del giorno successivo si veda altro servizio)

Il Commissario per la ricostruzione di Genova Marco Bucci ( da ieri è on line il sito dedicato ) ha firmato i primi provvedimenti, tra cui la nomina dei suoi due vice e della sua struttura (decreto 4) e una serie di specifiche tecniche per la selezione delle imprese. Ma soprattutto ha fatto partire le lettere alle imprese per avviare la demolizione e ricostruzione del ponte.
«Abbiamo inviato le lettere a dieci imprese - ha detto Bucci - ma anche altre imprese avranno la possibilità di farsi avanti, di segnalare la loro candidatura, anche se non l’abbiamo invitata».

IL GENERAL CONTRACTOR
Per le demolizione e ricostruzione del ponte sul Polcevera a Genova il commissario straordinario Marco Bucci ha scelto la strada del general contractor, cioè una grande impresa («primarie aziende nel settore della costruzione di grandi ponti e viadotti stradali, ferroviari e autostradali, con elevata capacità ed esperienza, anche internazionale») a cui affidare «con la formula chiavi in mano» la demolizione del vecchio ponte e la progettazione e ricostruzione del nuovo. È quanto si apprende dal decreto 5 di Bucci , pubblicato ieri.
Il decreto contiene «specifiche tecniche» per la «consultazione di mercato finalizzata all'instaurazione di una procedura negoziata senza pubblicazione del bando» ai sensi dell'articolo 32 della direttiva Ue sugli appalti (2014/24). Bucci ha inviato ieri sera (il 15 novembre) le lettere di invito a dieci imprese, ma il decreto 5 precisa che anche altre imprese, con l'esperienza e lo standing di cui sopra, potranno chiedere di partecipare alla procedura negoziata.

PROGETTO DI FATTIBILITA’
La scadenza per le proposte è molto ravvicinata, il 26 novembre. Il decreto Bucci precisa che la demolizione potrà anche essere un appalto separato da quello di progettazione e ricostruzione del nuovo ponte (si deciderà nelle prossime settimane, nella fase negoziale, che sarà gestita per conto di Bucci dal'architetto Roberto Tedeschi, direttore generale della struttura commissariale). Le imprese dovranno proporre un progetto di fattibilità tecnica ed economica, con utilizzo obbligatorio del Bim, e dopo la firma del contratto spetterà a questo general contractor affidare con ampia libertà tutti i lavori o le forniture “a valle”, in modo tale però da «favorire al massimo il sub-appalto alle piccole e medie imprese e ai liberi professionisti ad esse assimilati». L'impresa - aveva spiegato Bucci in conferenza stampa - «sarà selezionata per la qualità della proposta, il tempo di realizzazione e solo in ultima posizione il costo».

NESSUN REQUISITO DI QUALIFICAZIONE
Il decreto 5 del commisssario Bucci non indica alcuna stima di costo, né per la demolizione né per la ricostruzione. Spetterà alle imprese proponenti stimarlo. Non è indicato alcun requisito di qualificazione per le imprese, ma solo obiettivi prestazionali da raggiungere nel processo di demolizione e nel nuovo ponte (che sarà a tre corsie per senso di marcia e realizzato secondo le nuove caratteristiche costruttive fissate dal Dm 17/1/2018, nuove Norme tecniche per le costruzioni, per le costruzioni con livelli di prestazioni elevati e vita nominale di progetto superiore a 100 anni). Il ponte, una volta realizzato, dovrà montare dei sistemi di monitoraggio permanenti per l'esercizio, la manutenzione, la sicurezza.

AMPIA LIBERTA’ NELLA PROGETTAZIONE
L'affidamento dell'appalto per la ricostruzione avverrà sulla base del progetto di fattibilità proposto dalle imprese stesse. Dopo la firma del contratto, “i restanti livelli di progettazione – si legge nel decreto 5 - sono di libera definizione da parte dell'appaltatore, secondo le norme di settore, che potrà procedere alla loro elaborazione in corso d'opera, in progress”.
Circa le norme da applicare, il decreto cita espressamente i codici dell'Ambiente e quello per la sicurezza sul lavoro, oltre alle norme tecniche per le costruzioni e la sicurezza stradale, ma non il Codice appalti: basterà infatti rispettare la direttiva europea sugli appalti, la 2014/24.

I TEMPI
«Le lettere - ha aggiunto Bucci in conferenza stampa - portano la scadenza del 26 novembre per presentare le proposte. Parleremo con la magistratura per il dissequestro delle aree, e faremo la richiesat dei fondi ad Autostrade. Vogliamo fare presto gli affidamenti e avviare la ricostruzione dal 15 dicembre. Ciu vorranno un paio di mesi per la demolizione. Contiamo di avviare la ricostruzione ad aprile, per avere il ponte nel dicembre 2019. Poi forse servirà ancora qualche mese per collaudi e apertura vera e propria».

OLTRE UN MILIARDO PER GENOVA
«Tra decreto legge e legge di bilancio - ha detto Bucci - il governo ha messo a disposizione oltre un miliardo di euro per Genova».

I PRIMI TRE DECRETI
Il Commissario straordinario per la ricostruzione di Genova Marco Bucci ha firmato e pubblicato oggi i suoi primi tre decreti: la nomina dei due sub-commissari, che sono Piero Floreani, magistrato della Corte dei Conti, per le attività di carattere amministrativo e giuridico, e Ugo Ballerini, attuale direttore generale di Filse (Finanziaria della Regione Liguria per lo sviluppo economico), per gestione del personale, fabbisogni e approvigionamenti, rapporti esterni. Il terzo decreto riguarda le regole generale per gli appalti: Bucci ha stabilito che per tutti gli affidamenti, demolizione, rimozione macerie, progettazione, ricostruzione del ponte e della viabilità, sarà utilizzato l'articolo 32 della direttiva Ue sugli appalti 2014/24, e cioè la procedura negoziata senza previa pubblicazione di bandi. In sostanza gare a inviti. Potranno essere una o più di una.

PROTOCOLLO CON CANTONE
Tutti i contratti che saranno firmati dal Commissario per la ricostruzione di Genova, Marco Bucci, saranno stipulati nel rispetto di specifiche regole anticorruzione e antimafia indicate dall'Autorità Anticorruzione all'interno di un Protocollo di collaborazione che il commissario Bucci e il presidente Anac Raffaele Cantone firmeranno nei prossimi giorni. Lo si apprende dal decreto numero 3 di Bucci, firmato il 13 novembre e pubblicato oggi sul nuovo sito del commissario. Il protocollo dovrebbe stabilire regole ad hoc non solo per i contratti, ma anche sulla gestione degli stessi (aubappalti, cantieri, etc...).
Nell'incontro del 22 ottobre scorso Bucci e Cantone spiegarono - in una nota congiunta - che «l'Anac lavorerà in parallelo con la struttura commissariale per assicurare un presidio di legalità contro il rischio di infiltrazioni criminali e il verificarsi di illeciti». Sulla scorta di quanto previsto per l'Expo di Milano del 2015, in pratica, Comune di Genova e Autorità Nazionale Anticorruzione firmeranno un protocollo di vigilanza collaborativa in base al quale tutta la documentazione di gara sarà sottoposta all'Anac per un controllo preventivo di legittimità.

Decreto 4: la struttura commissariale

Il bando (o meglio: le specifiche tecniche per la procedura negoziata)

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