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Dl Genova, competenze Art sulle autostrade: «Tutte con il price cap»

di A.A.

Il decreto Genova approvato definitivamente il 15 novembre garantirà l'introduzione di un sistema tariffario unico per le concessioni autostradali, basato sul price cap, al posto dei 6 diversi regimi attuali. Lo spiega il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in un comunicato. «Finora – spiega il Ministro - per le 25 concessioni autostradali in essere esistono ben 6 regimi tariffari differenti in cui i pedaggi, nella maggior parte dei casi, vengono stabiliti in base a investimenti previsti e costi operativi e con il semplice criterio del ripianamento delle spese dei concessionari, senza alcun obiettivo di incrementare l'efficienza del servizio e la produttività. Con il decreto Genova, invece, il sistema cambia radicalmente. Viene infatti introdotto un sistema tariffario unico, stabilito dall'Autorità regolazione Trasporti (Art), basato sulla metodologia del price cap, il cui indicatore di produttività verrà aggiornato ogni cinque anni e in cui ci saranno dei meccanismi automatici di contenimento degli extraricavi. Si prevede anche, per quei concessionari che non effettuano investimenti o tardano a farlo, una penalità che andrà a ridurre direttamente i pedaggi».

In realtà il decreto Genova (articolo 16, si veda a pagina 103 del Dossier) affida all’Art la competenza a stabilire i sistemi tariffari per i pedaggi non solo delle nuove concessioni, ma anche di quelle vigenti. Il fatto che si passerà a un regime unico e al price cap non è nelle norme, ma è una logica conseguenza, perché sarà lo stesso soggetto a fissare le regole per tutti e perché da diueci anni prima l’Antitrust e poi l’Autorità Trasporti hanno sempre detto che il price cap è il migliore sistema tariffario per le concessioni, perché incentiva il concessionario a migliorare la produttività e la qualità della gestione e beneficia gli utenti con riduzioni del trend tariffario alle verifiche ogni cinque anni.

«Cosa vuol dire tutto questo? - scrive il Ministro Toninelli - Che con il nuovo sistema si avranno, in generale, pedaggi più bassi e più oggettivamente conformi all'efficienza del servizio. E dunque sarà un grande vantaggio per chi usa le autostrade. Ma vuol dire, anche, che è finita la stagione dei concessionari ‘prenditori', ovvero di quelli il cui unico obiettivo era arricchirsi sfruttando il bene pubblico e fare profitti senza reinvestirli per la pubblica utilità, potendo per altro contare su una remunerazione del capitale a tassi fuori mercato. Tutto questo con le norme che abbiamo pensato e realizzato non potrà più esserci. Allo stesso tempo, i concessionari che sapranno invece svolgere correttamente il loro lavoro di imprenditori potranno offrire un servizio migliore a tutto il comparto, contribuire a innescare un processo virtuoso nel settore, e anche avere un vantaggio, se sapranno aumentare la propria produttività e contenere i costi, come il nuovo sistema li incentiverà naturalmente a fare».

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