Appalti

Ricostruzione, cambia il contributo ai professionisti: 50% alla presentazione del progetto

di Massimo Frontera

« Ai tecnici e professionisti incaricati delle prestazioni tecniche relative agli interventi di edilizia privata di ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi a decorrere dal 24 agosto 2016, sia per danni lievi che per danni gravi, spetta, alla presentazione dei relativi progetti, secondo quanto previsto dal presente decreto, un'anticipazione pari al 50 per cento del compenso relativo alle attività professionali poste in essere dagli studi tecnici o dal singolo professionista, e del 50 per cento del compenso relativo alla redazione della relazione geologica e relativo alle indagini specialistiche resisi necessarie per la presentazione del progetto di riparazione con rafforzamento locale/ripristino con miglioramento sismico/demolizione e ricostruzione. L'importo residuo, fino al raggiungimento del 100 per cento dell'intera parcella del professionista o studio tecnico professionale, compresa la relazione geologica e le indagini specialistiche verrà corrisposto ai professionisti in concomitanza con gli stati di avanzamento dei lavori. Con ordinanza commissariale sono definite le modalità di pagamento delle prestazioni di cui al precedente periodo».

Con questa norma - inserita come emendamento al decreto Genova, in corso di discussione alla Camera - vengono riscritte le regole sul pagamento dell’anticipo ai professionisti. Il cambiamento riguarda sia l’entità dell’anticipo: 50% invece dell’80%, sia soprattutto, la fase della procedura in cui è prevista l’erogazione. Ora l’80% della parcella del progettista viene erogato contestualmente alla concessione del contributo per l’intervento, cioè al termine di tutto l’iter di approvazione e verifica della richiesta presentata dal professionista. La nuova norma anticipa il pagamento alla presentazione del progetto, sia pure abbassando l’anticipo al 50% della parcella.

Non è però detto che la novità, così come è scritta, possa funzionare. Anzi, è quasi certo che debba essere ulteriormente definita. Spiegano infatti alcuni tecnici che lavorano presso gli Uffici speciali della ricostruzione (cioè gli “sportelli” ai quali il professionista si rivolge) che il contributo a ciascun progetto di ricostruzione viene erogato dalla banca a fronte di un codice (Cup), necessario per garantire la tracciabilità del finanziamento. Codice che l’Ufficio speciale rilascia solo a fronte dell’approvazione del contributo. In altre parole: niente ok dell’Ufficio speciale al progetto e al contributo, niente codice Cup, niente codice Cup niente soldi.

Scuole innovative, tornano i fondi Inail
Nel decreto Genova rispuntano anche i fondi per realizzare le scuole innovative del maxi-concorso Miur, insieme ad altre misure per l’edilizia scolastica. Il pacchetto di norme si leggevano nelle prime bozze del decreto, ma poi erano state cancellate (insieme a molte altre misure estranee all’emergenza Genova e alle altre emergenze). Ora sono ricomparse come emendamento. In sostanza, viene autorizzata una spesa annua di 9 milioni euro per ciascun anno del triennio 2018, 2019 e 2020 per coprire il costo di progettazione delle scuole innovative. I soldi vengono anticipati dall’Inail sul futuro acquisto (come investimento) della scuola (sempre che l’Istituto deliberi di effettuare l’investimento.

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