Appalti

Appalti, Rapporto Cresme-Camera: aggiudicazioni a +75% nel primo semestre

di Massimo Frontera

Nei primi sei mesi di quest’anno c’è stata una vera e propria “esplosione” delle aggiudicazioni. o rileva il Rapporto su “ Infrastrutture strategiche prioritarie - Programmazione e realizzazione ”, realizzato dall'Ufficio studi della Camera in collaborazione con l'Autorità Anticorruzione e il Cresme, presentato ieri alla Camera. «Nei primi sei mesi del 2018 - si legge nel documento - c'è stata una crescita del numero di aggiudicazioni del 43%, mentre gli importi aggiudicati aumentano del 75%». In valori assoluti, l’importo degli appalti aggiudicati è passato da 6,1 miliardi del primo semestre 2017 a 10,1 miliardi del primo semestre di quest’anno. Va anche precisato che il monitoraggio ha riguardato le sole aggiudicazioni di importo superiore al milione di euro, che rappresentano la quota maggiore del mercato degli appalti pubblici (per quanto riguarda gli importi). «I segnali positivi di ripresa delle aggiudicazioni nei primi sei mesi del 2018 - informa il rapporto - interessano tutte le principali categorie di enti appaltanti: enti centrali, enti territoriali, gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici».

In crescita anche i bandi di progettazione...
Non c’è solo boom delle aggiudicazioni. Anche il trend dei bandi di lavori e di progettazione mostra un notevole dinamismo nell’arco dell’intero periodo analizzato dal rapporto, cioè gli ultimi cinque anni. «I bandi di servizi di progettazione di opere pubbliche - si legge nel documento - risultano in crescita dal 2013, con un'accelerazione a partire dalla seconda metà del 2016, soprattutto riguardo agli importi, in corrispondenza con l'entrata in vigore
della nuova disciplina dei contratti pubblici, che ha introdotto talune innovazioni
con specifico riguardo alla limitazione dell'appalto integrato e alle misure riguardanti i concorsi di progettazione e di idee». Più precisamente, tra il 2016 e il 2017, il numero di bandi è cresciuto del 19,4%, mentre l'importo in gara è più che raddoppiato (+118,9%). «La crescita - informa il rapporto - è proseguita nel 2018: nei primi sei mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2017, il numero di bandi è cresciuto del 28,8% e gli importi sono cresciuti del 29,9%».

... ei bandi di gara di lavori
Passando ai bandi di gara di lavori, il rapporto evidenzia che «dopo la flessione del 2016», l’ndamento evidenzia «segnali di ripresa nel 2017 e soprattutto nei primi sei mesi del 2018». «almeno fino al mese di giugno 2018 - precisa il rapporto - la domanda di opere pubbliche ha ripreso a crescere sostenuta dagli appalti di sola esecuzione, dagli appalti di costruzione/manutenzione e gestione, nonché dai contratti di partenariato pubblico privato (PPP) di importo inferiore a 50 milioni di euro». I numeri: nel 2017 si è registrato un incremento dell’11% del numero dei bandi e del 5% degli importi. «La dinamica positiva sembra rafforzarsi nei primi sei mesi del 2018 in cui i bandi sono cresciuti del 27% e gli importi del 54%».

Opere strategiche per 190 mld ma cantieri aperti per 30 mld
Il principale focus del documento redatto dalla Camera è dedicato allo stato di attuazione delle 25 opere strategiche prioritarie, indicate nel Def 2015, in corso di realizzazione in Italia. Complessivamente, il costo di tutte le infrastrutture strategiche in Italia, aggiornato al 31 maggio 2018, risulta essere di 317 miliardi, di cui 166,3 miliardi riferiti alle sole opere strategiche prioritarie. Sui 317 miliardi necessari, le risorse disponibili sono pari a 190 miliardi, di cui 130 per le opere prioritarie e 60 miliardi per quelle non prioritarie. Circa l'avanzamento dei cantieri delle opere prioritarie, al 31 maggio risultano impegnati 51 miliardi «con obbligazioni giuridicamente vincolanti», di cui 30 miliardi riferiti a lavori avviati e 21 miliardi «con contratto firmato ma lavori non avviati». «Solo il 13,7% dei lotti prioritari, pari a circa 22,8 miliardi, risulta ultimato», si legge nel Rapporto.
I lotti ultimati (con indicazione dell'importo) fanno parte delle seguenti opere strategiche prioritarie: tratta Treviglio-Brescia della linea AV/AC Milano-Verona (circa 2 miliardi), il 1° lotto e la tratta B1 del 2° lotto della Pedemontana lombarda (circa 1,4 miliardi); la Tangenziale est esterna di Milano (1,7 miliardi); i lotti ultimati dell'A2 Autostrada del mediterraneo (6,9 miliardi); i lotti ultimati del Quadrilatero Marche-Umbria (1,3 miliardi); il megalotto 2 della SS 106 Jonica (720 milioni); la linea M5 della metropolitana di Milano (1,4 miliardi); le tratte da T4 a T7, compreso il Deposito-officina di graniti, della linea C
della metropolitana di Roma (2,2 miliardi).

IL RAPPORTO SULLE « INFRASTRUTTURE STRATEGICHE PRIORITARIE»

Il Rapporto Infrastrutture strategiche prioritarie a cura del Servizio studi della Camera

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