Appalti

Appalti, slitta il parere delle Regioni al decreto sulla fattura elettronica europea

di Massimo Frontera

Articolo aggiornato il 3 ottobre
Slitta ad altra data il parere sullo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2014/55/Ue che prevede l’applicazione del format europeo per tutte le fatture che riguardano gli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture.
La conferenza Stato Regioni di oggi affronterà solo il “pacchetto europeo” - che include lo schema di Ddl di legge europea 2018 con lo schema di Ddl delega - oltre a un Dlgs di recepimento delle norme Ue sulla vigilanza degli enti pensionistici e uno schema di Decreto del ministero dell’Economia in materia fiscale (la compartecipazione delle Regioni all’Iva per l’anno 2017).

Invece, lo schema di decreto che riguarda la fatturazione elettronica europea non è ancora maturo per la conferenza unificata. L’approfondimento tecnico, esteso a Comuni e Province, è fissato per il prossimo lunedì 8 ottobre. Il decreto prevede due diverse date per l’entrata in vigore delle norme. Per le amministrazioni centrali la data è quella del 18 aprile 2019, mentre le amministrazioni “sub-centrali” hanno un anno di tempo in più: 18 aprile 2020. Ma non è detto. L’analisi tecnico-normativa del provvedimento evidenzia infatti «la condizione generalmente buona ma non omogenea delle realtà regionali e locali, che presentano aree di eccellenza ed altre meno sviluppate». «Al riguardo - si aggiunge - si ritiene necessario un ulteriore confronto con le amministrazioni aggiudicatrici sub-centrali per valutare in concreto la necessità del differimento di cui al precedente paragrafo», cioè per le amministrazioni sub-centrali.

IN ARRIVO DAL 18 APRILE 2019 LA FATTURA ELETTRONICA EUROPEA

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