Appalti

Ponte Genova/2. Autostrade: 9-12 mesi per realizzare l’opera. Ma Conte frena: non spetta a loro

di Raoul de Forcade e Manuela Perrone

Nel giorno in cui Autostrade consegna alla Regione i progetti sul nuovo ponte di Genova, il premier Giuseppe Conte da Salisburgo esclude la possibilità che la società prenda parte alla ricostruzione: «È coinvolta finanziariamente, non è contemplato che partecipi in un consorzio». La bozza di decreto legge alle ultime limature, anticipata ieri dal Sole 24 Ore, si limita a obbligare Aspi a mettere a disposizione del futuro commissario straordinario i fondi necessari entro 30 giorni dalla richiesta. Per il resto, il testo autorizza il commissario a operare in deroga a ogni disposizione di legge «fatto salvo il rispetto dei vincoli non derogabili derivanti dall’appartenza all’Ue». Parole che lasciano aperta la strada a una “selezione competitiva” per l’affidamento diretto dei lavori, possibile se l’urgenza è prevalente rispetto all’interesse pubblico. Per questa via il commissario potrebbe escludere Autostrade, che però è pronta a tutelare per vie legali le prerogative che la concessione le riserva, a partire dall’obbligo a mantenere la funzionalità delle infrastrutture «attraverso la manutenzione e la riparazione tempestiva delle stesse».

In merito alle parole di Conte, l’ad di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, ieri a Genova per presentare il piano di demolizione e ricostruzione del Morandi, ha evitato commenti diretti ma ha precisato «Noi abbiamo fatto le nostre proposte sulla base del nostro ruolo e delle nostre responsabilità di concessionari». Il manager ha spiegato di aver sottoposto a Comune, Regione Liguria e commissario per l’emergenza, Giovanni Toti, «varie opzioni di demolizione e ricostruzione». I tempi previsti, ha comunicato la Regione, «vanno da un minimo 9 mesi a un massimo di 16». Castellucci ha però precisato di ritenere che «l’obiettivo di 12 mesi che era stato posto dal sindaco Marco Bucci possa essere mantenuto». Ha poi soggiunto che «sarà il commissario per la ricostruzione a dover prendere le decisioni. Noi metteremo tutta la documentazione a sua disposizione, non appena sarà nominato». E ha chiarito che quanto presentato «si ispira al progetto di Renzo Piano». Regione e Comune rendono noto di «aver sospeso ogni analisi del piano» di Aspi, in attesa di consegnalo al nuovo commissario. Poi sarà lui, ha detto Toti, «a decidere come procedere»

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