Appalti

Decreto Genova/2. Per la Roma-L’Aquila in arrivo i 200 milioni per le opere urgenti

di Alessandro Arona

Ancora in stallo la trattativa tra Ministero delle Infrastrutture e Strada dei parchi per l’atto aggiuntivo che dovrebbe prevedere investimenti a regime da 3,1 miliardi di euro per la messa in sicurezza sismica delle autostrade A24/A25. Nel frattempo Toninelli strappa alla società l’impegno a congelare per almeno tre mesi i maxi-aumenti tariffari (+12,89%) scattati a inizio 2018, e nel decreto Genova è in arrivo lo sblocco di 200 milioni di euro per gli interventi più urgenti.

TONINELLI INCONTRA SINDACI: SOSPENSIONE AUMENTI ULTIMO TRIMESTRE
«“Ho incontrato i sindaci e i rappresentanti sindacali - ha fatto sapere ieri il Ministro Toninelli - che sono venuti fin sotto il mio ministero per testimoniare la loro rabbia sui rincari dei pedaggi dell'autostrada A24-A25. Ho detto loro che abbiamo intanto ottenuto da Strada dei Parchi, per il periodo ottobre-dicembre 2018, una neutralizzazione degli aumenti delle tariffe scattati nel dicembre scorso. E ho spiegato ai primi cittadini qual è l'impegno senza precedenti che questo governo sta portando avanti allo scopo di ridiscutere con i gestori autostradali tutte le concessioni, in termini di costi da sostenere e servizi resi a chi viaggia».

MA IL PIANO DA TRE MILIARDI E’ SEMPRE IN STALLO
È sempre braccio tra Ministero delle Infrastrutture e Strada dei Parchi sul piano complessivo di messa in sicurezza sismica da 3,1 miliardi: la situazione non sembra essere cambiata rispetto ai tempi di Delrio, fino a qualche mese fa.
Ecco la risposta di Toninelli alla Camera, in risposta a una domanda della deputata Pd Chiara Braga. «Nel Tavolo di lavoro istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Amministrazioni competenti, con la presenza della società Strada dei Parchi S.p.A, hanno proceduto ad una verifica sulle modalità di revisione del rapporto concessorio relativo alle autostrade A24/A25» (il riferimento è a all’atto aggiuntivo che dovrebbe preveder i circa tre miliardi di investimenti aggiuntivi).
«Nel corso dei lavori - ha proseguito Toninelli, leggendo le carte preparate dal Mit - sono state sviluppate molteplici ipotesi operative senza addivenire all'individuazione di una soluzione unanimemente condivisa. In considerazione delle differenti posizioni manifestate dalla società, si prevede un allungamento dei tempi per l'aggiornamento del Piano finanziario il quale risulta comprensivo anche del programma di lavori relativo alle “misure di interventi di sicurezza urgenti” (MISU), che costituiscono il completamento degli interventi di “antiscalinamento” regolati dal Piano di convalida approvato con Decreto Ministeriale n. 401 del 9.8.2017.
In considerazione dell'allungamento dei tempi per il perfezionamento del nuovo Piano finanziario, il Governo sta valutando un provvedimento normativo ad hoc, finalizzata a consentire la prosecuzione degli interventi di adeguamento delle tratte autostradali A24 e A25 divenuti urgenti ed improcrastinabili a seguito degli eventi sismici verificatesi nel 2009 e proseguiti, con differente intensità, sino all'anno corrente, che renda utilizzabili anticipatamente le annualità, sino all'importo residuo di 192 milioni di euro, stanziate dalla legge n. 123/2017».

NEL DECRETO GENOVA L’ANTICIPO DEI FONDI
Nel decreto Genova, approvato in Consiglio dei ministri “salvo intese” il 13 settembre e non ancora uscito - dovrebbe esserci una norma che anticipa al 2019 i 200 milioni di euro previsti dalle leggi del 2017 per gli interventi urgenti di messa in sicurezza. Prima fu l’'articolo 16-bis, comma 1, del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, a stanziare a favore di Strada dei Parchi 250 milioni di euro, 50 milioni all’anno dal 2021 al 2025. Ma Strada dei Parchi non è riuscita a farsi anticipare i soldi dalle banche, e dunque l'articolo 1, comma 725, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di Bilancio) ha anticipato 58 dei 250 milioni al 2018.
Ma a quanto pare ancora non basta (si veda il servizio) , e dunque il Dl Genova - secondo quanto si legge nella bozza di ingresso - renderà disponibili 142 milioni di finanziamento subito nel 2019. Dunque, aggiungendosi ai 58 milioni del 2018 si arriva a 200 milioni subito, al posto di 250 milioni spalmati dal 2021 al 2025.

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