Appalti

Battisti (Fs): «Investimenti Rfi un terzo al Sud. Sicurezza ponti, 500 milioni in più

di Alessandro Arona

Gli investimenti in infrastrutture saranno una delle priorità del nuovo Piano industriale Fs 2019-2023, pronto fra qualche mese, e un terzo degli investimenti sarà al Sud». Lo ha detto ieri il nuovo amministratore delegato Fs Gianfranco Battisti, in audizione alla Commissione Lavori pubblici in Senato. «Il piano - ha aggiunto - avrà come priorità i servizi per i pendolari, e la sicurezza, sia in termini di investimenti che di gestione».

SICUREZZA (E CONTROLLO DEI PONTI)
«Lo slogan “incidenti zero” - ha detto Battisti - non deve essere solo una regola, deve essere un must senza alternative». «La sicurezza e gli investimenti in sicurezza saranno una priorità, non baderemo a spese. È impossibile che accadano disservizi e problemi, non possiamo permettercelo».
«Il crollo del Ponte di Genova - ha aggiunto Battisti - è stato un trauma per tutti. Avevamo già 20mila ponti sotto controllo, ma ora la tragedia di Genova ci impone di rafforzare ancora di più i controlli, anche con le nuove tecnologie tramite sensori. In quest’ottica abbiamo dovuto chiudere il ponte di Paderno d’Adda, ci vorrà circa due anni per effettuare i lavori di consolidamento». «In generale - spiega - avremo da subito 500 milioni di investimenti in più sulla sicurezza di ponti e viadotti».

PIANO INDUSTRIALE
«Stiamo preparando su indicazione del governo il nuovo Piano industriale del Gruppo Fs, 2019-2023, che presenteremo nei prossimi mesi. Porremo al centro la persona, e tra gli obiettivi principali del piano ci sarà il miglioramento e incremento del servizio pendolari - con i nuovi treni ma anche l'ampliamento dell'offerta oraria - la sicurezza (più investimenti e miglioramento della gestione), gli investimenti infrastrutturali, soprattutto al Sud, per collegare tutte le aree del paese alla rete principale dell'alta capacità». Lo ha detto il nuovo amministratore delegato di Fs, Gianfranco Battisti (in carica dal primo agosto), in audizione alla Commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Senato. «In generale - ha aggiunto - l'obiettivo del piano sarà aumentare la quota di mobilità delle persone e delle merci che utilizzano la ferrovie, quote oggi troppo basse».

INVESTIMENTI AL SUD
Per quanto riguarda le infrastrutture - ha spiegato Battisti - «un terzo degli investimenti previsti sarà al Sud, per velocizzare le linee che oggi sono troppe lente. La Torino-Milano-Roma si percorre in 4 ore e 20, il nostro impegno è che si possa percorrere in questo tempo anche la Roma-Reggio Calabria. Già guadagneremo 35 minuti con gli interventi di upgrading in corso sulla linea esistente, interventi che sono già in corso. Sulla direttrice Roma-Puglia ci sono grandi traffici aerei che possiamo intercettare un avolta completata la Napoli-Bari. Per la Sicilia dobbiamo spingere su un’attrattività turistica meno stagionale, e anche qui abbiamo i 14 miliardi di investimenti programmati per la Messina-Catania-Palermo (di cui 8 già attivati)».

IL TRASPORTO MERCI
«Il trasporto merci in Italia - ha detto l'ad di Fs Gianfranco Battisti in audizione al Senato - è un mercato troppo frammentato, ci sono 150mila imprese in tutta la filiera logistica. L'obiettivo del Gruppo Fs è di crescere nel trasporto merci ferroviario, ma non necessariamente inglobando imprese, diventando un colosso unico che mangia tutti. Anzi, nel Piano industriale troverete l'obiettivo di una maggiore integrazione tra noi e tutta la filiera, per fare sinergia con le Pmi della logistica».

LA LIBERALIZZAZIONE FERROVIARIA
«La liberalizzazione del mercato ferroviario europeo, che sarà completa anche per i passeggeri sulle tratte nazionali dal dicembre 2020, porterà vantaggi agli utenti, all'economia, e anche a Fs, che è pronta più di altre imprese europee a cogliere e vincere la sfida, anche all'estero. Dunque andate sereni nella vostra valutazione sul decreto di recepimento». Così l'ad di Fs Gianfranco Battisti, in audizione alla Commissione Lavori pubblici al Senato proprio sullo schema di Dlgs adottato dal governo l'8 agosto scorso in recepimento alla direttiva Ue 2016/2370. Il decreto disciplina le modalità con cui rendere operativo in ITali (così come sta avvenendo negli altri paesi europei) il libero accesso di tutte le imprese ferroviarie europee in tutti i paesi Ue per il trasporto passeggeri anche su tratte nazionali.
«La competizione fa bene - sostiene Battisti - lo dimostra il caso dell'alta velocità, con la concerrenza tra noi e Ntv. È migliorata l'offerta, si sono abbassate le tariffe, è migliorata la capacità industriale di Fs (ora Frecciarossa è un brand internazionale, un benchmark)». «Dal dicembre 2020 - spiega - il mercato domestico per le imprese ferroviarie sarà europeo. Noi in Italia siamo stati i primi ad aprire il mercato alle imprese europee, sulle tratte internazionali (già liberalizzate, ndr) mentre abbiamo sempre avuto ostacoli all'estero (ci davano le tracce alle 4 di notte). Tutte le barriere cadranno dal dicembre 2020, e noi saremo più pronti dei nostri competitor europei, perché la concorrenza con Ntv la viviamo dal 2012. Potremo gestire l'alta velocità tra Milano e Parigi, tra Milano e Monaco, ma anche tra Parigi e Bruxelles. A livello di governance, in Italia, siamo già pronti, perché la società che gestisce la rete (Rfi) è già completamente autonoma, siamo in anticipo sulla direttiva».

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