Appalti

Lavori all'estero, hotel a Cuba per il Gruppo Toma. Farnesina: «Buone opportunità sull'isola»

di A.A.

Il gruppo italiano delle costruizioni T.O.MA. ha firmato a inizio aprile, a margine della XXII Fiera Internazionale delle Costruzioni (FECONS) di Cuba cui ha partecipato nell'ambito della Collettiva Italiana organizzata dall'ICE, un contratto di importo pari a 60 milioni di dollari per la costruzione dell'Hotel Melia (catena spagnola) nella città di Trinidad. Lo rende noto il bollettino Diplomazia economica del Ministero degli Esteri.

Si tratta del primo contratto operativo nell'ambito dell'accordo quadro (contratto di associazione economica internazioanle) firmato ad agosto, per due hotel e un investimento complessivo da 140 milioni, dal Gruppo T.O.MA., un general contractor italiano esecutore di opere civili, industriali, infrastrutturali ed impiantistiche nei mercati emergenti (composto dalle imprese del Nord Est Tonon, Tonoimpianti, Oberosler e Maeg) , e l'azienda di costruzioni statale cubana DINVAI, facente capo al Ministero delle Costruzioni cubano. Era stata così costituita la AEI Trinidad.

I due hotel sono il Melia Trinidad e l'Hotel Iberostar Trinidad, entrambi ubicati vicino all'omonima città. Committenti per questi lavori - di importo complessivo pari a ca. 140 milioni USD - sono rispettivametne la j.v. TOS Cuba (Hotel Melia) e la j.v. Cuba Caribe (Iberostar).

Si tratta della più grande commessa mai aggiudicata ad un'azienda italiana nell'Isola»- commenta la Farnesina, aggiungendo che «quello delle costruzioni si conferma un ambito strategico per Cuba, con l'obiettivo di introdurre nel Paese nuove e migliori tecnologie. Il settore è uno dei principali che sono inseriti nella "Cartera de oportunidades", documento presentato ogni anno in occasione della fiera delle costruzioni come guida per l'attrazione degli investimenti dall'estero. Le maggiori opportunità per le aziende italiane possono essere ricercate nello sviluppo delle infrastrutture turistiche e nella conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©