Appalti

Codice appalti, in dirittura d'arrivo i decreti sugli arbitrati e sui commissari di gara

di Massimo Frontera

Sorprese pasquali per il codice appalti. Emergono dall'ultimo aggiornamento (al 29 marzo scorso) della tabella a cura del ministero delle Infrastrutture sui provvedimenti per rendere operativo il codice dei contratti. Non sono poche le novità.

La tabella del Mit conferma come di imminente pubblicazione il decreto sulla direzione lavori. Decreto di cui ora si conosce anche il numero: n.91 del 7 marzo 2018 (inviato nello stesso giorno al ministero della Giustizia per i controlli prima della pubblicazione in Gazzetta).

Per un provvedimento che arriva al traguardo, un altro sembra subire una battuta d'arresto. È il decreto sui livelli di progettazione, che il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva approvato a ottobre (dopo un percorso che, solo nell'anno 2017, ha visto anche un parere del Consiglio di Stato e un passaggio alla conferenza Stato-Regioni). Ebbene, dalla tabella del Mit si apprende che «in data 20/3/18 il nuovo testo, che ha recepito le disposizioni del Correttivo al Codice dei contratti pubblici, è stato sottoposto nuovamente al concerto del MATTM e MIBACT». Sottoposto "nuovamente" al concerto del ministero dell'Ambiente e dei Beni culturali: se non è un gioco dell'oca, poco ci manca.

Rullo di tamburi, invece, sulle tariffe dei commissari di gara (articolo 77, comma 10). Un provvedimento molto atteso e che sembrerebbe arrivato a maturazione, perché il testo di cui viene indicato il numero (Dm Infrastrutture n.37 del 12 febbraio 2018) sarebbe «in corso di pubblicazione». Dopo questo passaggio, l'Anac dovrà solamente regolarizzare il funzionamento dell'iscrizione all'albo; ma il più (cioè i compensi massimi che potranno essere percepiti dai commissari) è fatto.

Non meno sorprendente è la notizia che si trova all'ultimo rigo della tabella e che annuncia il provvedimento attuativo sugli arbitrati, con relativi compensi massimi per i "giudici" scelti per dirimere le controversie: non solo si viene a sapere dell'esistenza del «Dm n.21 del 31 gennaio 2018», ma anche del fatto che, anche questo, risulta «in corso di pubblicazione in G.U.».

Ma le sorprese non finiscono qui. Si muove infatti anche il decreto Mit sulla banca dati nazionale degli operatori economici (che prima o poi sostituirà l'Avcipass). La tabella informa che il testo concordato tra Anac e Agid è stato trasmesso al Consiglio di Stato e «successivamente sarà trasmesso al Dagl per il nulla osta».

Aggiornamenti, infine, anche per il Dm Infrastrutture sui criteri di iscrizione all'albo dei responsabili e dei direttori dei lavori e dei collaudatori delle opere a general contractor (articolo 196, comma 4). Lo schema di Dm predisposto d'intesa con Anac e ministero per la Semplificazione è stato «trasmesso al MEF per il parere in data 20/2/18» e successivamente approderà al Consiglio di Stato per il parere. Poi, anche in questo caso, andrà al Dipartimento per gli affari giuridici di Palazzo Chigi per il nulla osta.

La tabella del ministero delle Infrastrutture sull'attuazione del codice dei contratti

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