Appalti

Anas, sul megalotto Ionica (1,3 miliardi) lavori al via entro l'anno. Dopo il Cipe gare per 680 milioni

di Alessandro Arona

L'avvio dei lavori per il 3° megalotto della Ionica, 1,335 miliardi di euro (di cui 960 milioni la parte in appalto), dovrebbero partire entro la fine dell'anno, forse già a ottobre-novembre. Dopo l'approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo del 2° stralcio (28 febbraio) la previsione sui cantieri è della stessa Anas, che ipotizza entro la metà dell'anno la pubblicazione della delibera Cipe in Gazzetta e poi calcola i tempi della progettazione esecutiva, a cura del general contractor Sjrio S.c.p.a. (Astaldi 60% e Salini Impregilo 40%). La stessa Astaldi ha spiegato che «l'approvazione da parte vdel Cipe pone le condizioni per lo sviluppo della progettazione esecutiva dell'intero 3° Megalotto (1° e 2° stralcio funzionale) e l'avvio delle attività propedeutiche alla realizzazione delle opere».
Sempre puntando su un realistico giugno-luglio per la pubblicazione delle delibere, l'Anas calcola che possano essere pubblicati per fine anno/inizio del 2019 i bandi di gara per gli altri tre progetti approvati dal Cipe, per i quali l'Anas dovrà affidare con gara le progettazioni esecutive prima della messa sul mercato dei lavori: 1) il Nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno (155,6 milioni di euro), il progetto per l'Accessibilità a Malpensa aeroporto (220 mln); 3) l'adeguamento a 4 corsie della Ss 372 Telesina (Benevento), 460 milioni.

IONICA
Il Megalotto 3 prevede il potenziamento a superstrada (due corsie per senso di marcia più spartitraffico) della 106 Ionica per 38 km tra Roseto Capo Spulico (dove finisce il tratto già ammodernato, da Taranto) fino a Sibari, dove comincia la bretella Firmo-Sibari (connessione con l'autostrada Salerno-Reggio "Del Mediterraneo"), bretella che dovrebbe essere pronta nell'aprile prossimo.
La storia di quest'opera, come abbiamo raccontato più volte, è ormai ultradecennale. Il bando a general contractor, su progetto preliminare (come usava a quell'epoca), è del
dicembre 2008 (base d'asta 961,9 milioni, importo complessivo massimo da delibera Cipe 1.234 milioni), con aggiundicazione provvisoria ad Astaldi-Impregilo per 791 milioni (importo complessivo scende a 1.063 milioni) nel dicembre 2010, ma contratto firmato solo nel marzo 2012 per intoppi nel finanziamento statale.
Il 14 giugno 2013 il contraente generale ha consegnato il progetto definitivo, con costo dell'opera salito (anche per le prescrizioni) da 791 a 818 milioni nel valore dell'appalto alle imprese, e da 1.063 a 1.165 milioni nel costo complessivo.
Poi è partito il lungo tira e molla tra soggetti statali sulle prescrizioni tecniche (Consiglio superiore Lavori pubblici), paesaggistiche (Mibact) e Ambientali (Commissione Via, Ministero Ambiente) al progetto definitivo.
Le richieste dei tre enti erano spesso confliggenti: l'Ambiente chiedeva più gallerie per ridurre l'impatto ambientale, e stessa cosa il Mibact per motivi paesistici. Al contrario il Consiglio superiore chiedeva meno gallerie per ridurre il rischio frana e il rischio grisù, un gas infiammabile di cui i terreni interessari sono ricchi. Il nodo, dal punto di vista tecnico, era anche evitare l'alternarsi troppo frequente di luce-buio per motivi di sicurezza.
Il progetto definitivo del 1° stralcio del Megalotto 3, da 276 milioni, era stato approvato dal Cipe il 10 agosto 2016, con delibera registrata solo un anno dopo, il 10 luglio 2017, ma con la precisa condizione che i lavori potevano cominciare solo dopo l'approvazione del 2° stralcio da 958 milioni, progetto quest'ultimo bocciato dal parere negativo del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Sotto la regia del Ministero delle Infrastrutture si è riusciti a trovare un compromesso e modificare così il progetto definitivo, arrivando a 10,4 km in galleria naturali o artificiali su 18 km, con costi aumentati da 276 a 286 milioni per il 1° stralcio e da 958 a 1.049 milioni per il secondo, con costi complessivi così saliti da 1.234 a 1.335 milioni di euro (di cui da 818 a 960 milioni la parte in appalto alle imprese).
I lavori, dunque, se tutto andrà bene con la registrazione della delibera, dovrebbero partire entro la fine dell'anno.


ASSE CIVITAVECCHIA-ORTE, COMPLETAMENTO
Approvato dal Cipe anche il progetto preliminare della tratta Statale Aurelia - Monte Romano Est della Statale 675 "Umbro-laziale" , 235 milioni di euro. L'Anas spiega chje «è stato approvato il progetto di fattibilità tecnico economico (l'ex preliminare). Al momento è previsto che si debba dare avvio alle attività propedeutiche allo sviluppo del progetto definitivo (Valutazione di Incidenza Ambientale – che prevede attività di osservazione sul territorio che durano un anno – e scavi archeologici ). Premesso ciò non è plausibile prevedere una data di avvio dei cantieri».
Sullo sfondo c'è anche la vicenda giudiziaria, il ricorso degli ambientalisti contro il parere Via scavalcato dal Consiglio dei ministri (si veda il servizio).

NODO FERRO-STRADALE DI CASALECCHIO DI RENO (BO)
Lavoro da 155 milioni, bando previsto dall'Anas per fine 2018/inizio del 2019.
Il Cipe ha approvato il progetto definitivo dell'intervento "Nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno (BO) - progetto stradale - stralcio nord", di 2,1 km, che include una galleria di 1,2 km e un ponte, con costo e finanziamento di circa di 155,6 milioni di euro a carico del concessionario Società Autostrade per l'Italia (ASPI).
L'intervento complessivo "Nodo ferro stradale di Casalecchio di Reno" (Stralcio nord e sud), è considerato parte delle opere necessarie per la risoluzione del nodo di Bologna. Presenta uno sviluppo del tracciato di circa 4 chilometri ed è finalizzato a collegare il raccordo autostradale di Casalecchio, a nord dell'abitato, configurandosi come completamento del progetto della Variante alla SS64 "Porrettana" nell'ambito dei lavori di ampliamento alla terza corsia dell'autostrada A1 nella tratta Firenze-Bologna.

ACCESSIBILITà MALPENSA
Si tratta di opera da 220 milioni, bando di gara previsto dall'Anas tra fine anno e l'inizio del 2019.
Il progetto definitivo approvato dal Cipe riguarda il collegamento tra la S.S. 11 "Padana Superiore" a Magenta e la Tangenziale ovest di Milano, con Variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede fino al nuovo Ponte sul Fiume Ticino di Vigevano. L'opera, di 17,6 chilometri, è inquadrata nel complesso di interventi di adeguamento e potenziamento della viabilità di connessione all'Aeroporto di Malpensa, volti a migliorare l'accessibilità veloce all'aerostazione dal bacino sud-ovest milanese e prevista da diversi strumenti, tra i quali il Piano Territoriale d'Area Malpensa.
Il progetto definitivo del 1° stralcio da Magenta a Vigevano è suddiviso in due tratte funzionali. La Tratta A è compresa tra la S.S. 11, in Comune di Magenta e l'interconnessione verso Abbiategrasso, in Comune di Albairate, per una lunghezza complessiva di circa 8,052 km, comprensiva della variante di Pontenuovo di Magenta. I comuni territorialmente interessati sono: Boffalora Sopra Ticino, Magenta, Robecco sul Naviglio, Cassinetta di Lugagnano e Albairate. La Tratta C è compresa tra l'interconnessione di Albairate ed il termine del tratto di adeguamento in sede in Comune di Abbiategrasso, per una lunghezza complessiva di circa 9,550 km. I comuni territorialmente interessati sono: Albairate, Abbiategrasso e Ozzero.
Il progetto definitivo approvato dal Cipe del 1° stralcio, così riconfigurato, prevede una spesa complessiva pari a 220 milioni di euro, la cui copertura finanziaria è stata assicurata attraverso il Mutuo Malpensa per 100 milioni, per 120 milioni di euro dai Contratti di programma Anas 2014 e 2015.


CAIANELLO (A1)–BENEVENTO, TELESINA
Adeguamento a 4 corsie della S.S. 372 "Telesina", progetto definitivo, primo lotto, 460 milioni di euro. Bando di gara previsto dall'Anas per l'inizio del 2019.
È stato approvato dall'Anas il primo lotto del progetto definitivo di costruzione dell'itinerario Caianello (A1)-Benevento, adeguamento a 4 corsie della SS 372 "Telesina". Si tratta di circa 23,9 km dal costo di 460 milioni di euro. Il progetto definitivo si sviluppa da San Salvatore Telesino a Benevento per circa 25,1 km con una sezione stradale di categoria B e attraversa i territori dei Comuni di San Salvatore Telesino, Castelvenere, Telese Terme, Paupisi, Solopaca, Vitulano, Ponte, Torrecuso, Benevento. Con tale adeguamento viene potenziato il collegamento della direttrice Lazio – Campania - Puglia lungo l'itinerario A1 (Roma - Caianello) - SS 372 (Caianello - Benevento) - Raccordo Autostradale (BN/A16) - A16 (Castel del Lago-Bari), fornendo una valida alternativa al percorso autostradale attuale a servizio di un'area particolarmente interessata da intenso traffico pesante. E' stato dato mandato ad Anas di redigere il progetto esecutivo dell'opera, recependo le prescrizioni e le raccomandazioni di carattere paesaggistico e ambientale, dettate nel corso della conferenza di servizi.

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