Appalti

Rating di legalità, l'Antitrust aggiorna le regole per le richieste (e affida tutto all'Anac)

di Massimo Frontera

Nell'attribuzione del rating di legalità alle imprese che ne faranno richiesta all'Autorità antitrust, l'Anac assume un ruolo principale e assume un ruolo principale di supporto all'Agcm nella verifica delle informazioni. Il ministero dell'Interno e il ministero della Giustizia, invece, che attualmente sono "pari grado" nella procedura di attribuzione del rating, passano a un ruolo secondario. Sparisce inoltre qualsiasi riferimento alla Commissione consultiva in materia di rating.
Sono alcune delle novità contenute nello schema di revisione dell'attuale regolamento in materia di rating di legalità, in vigore dal 2012, che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha messo in consultazione per raccogliere osservazioni dagli operatori. La consultazione termina l'8 aprile prossimo (30 giorni dopo la pubblicazione sul sito, avvenuta il 9 marzo). Il nuovo testo, riordina in modo organico le novità in materia di rating introdotte da varie delibere a partire dal giugno del 2014 fino all'ultima delibera (n. 26166) del luglio 2016.

La revisione del regolamento, spiega l'Autorità guidata da Giovanni Pitruzzella, ha lo scopo di semplificare la procedura, in modo da rispondere tempestivamente all'aumentato numero di richieste. «A seguito della crescente diffusione del rating di legalità tra le imprese - si legge infatti nel provvedimento n.27060 firmato dal presidente Agcm che dà il via alla procedura di revisione regolamentare - e del correlato significativo aumento del numero di richieste di rating ricevute dall'Autorità, appare necessario procedere ad alcune modifiche del Regolamento prioritariamente volte alla semplificazione, snellimento e chiarificazione delle procedure per l'attribuzione, la modifica, il rinnovo, la revoca e l'annullamento del rating di legalità».

Nel testo revisionato, è previsto che il richieste di attribuzione di rating siano trasmesse «tempestivamente all'Autorità nazionale anticorruzione». A svolgere tutte le verifiche sarà l'Anac, la quale potrà eventualmente «sottoporre richieste di informazioni e/o di pareri sia su questioni di carattere generale, che su singoli aspetti attinenti le domande ricevute» ai ministeri dell'Interno e della Giustizia.
Il nuovo testo del regolamento, prevede inoltre che «le iscrizioni relative alla revoca e all'annullamento permangono nell'elenco sino alla data di scadenza del rating ovvero, in ogni caso, per un periodo non inferiore a sei mesi».
Le osservazioni possono essere inviate alla seguente casella mail: consultazione.regolamentorating@agcm.it.

Il nuovo testo del regolamento in consultazione pubblica

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