Appalti

Fondi progettazione/1. Delrio firma, arrivano 200 milioni. A grandi comuni e porti i 110 mln per «opere prioritarie»

di Alessandro Arona

Via libera del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ai due fondi per finanziare la progettazione di «insediamenti prioritari» e opere degli enti locali, in tutto risorse per 200 milioni di euro dal 2018 al 2020, che andranno interamente a Città metropolitane, Province, Comuni, Autorità di sistema portuale. Il Ministro ha firmato l'8 marzo il decreto per il «Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate», finanziato per 110 milioni di euro con il fondo Investimenti (legge di Bilancio 2017, comma 140, Dpcm Gentiloni luglio 2017), mentre il secondo decreto, « Fondo progettazione enti locali», istituito dalla legge di Bilancio 2018 e finanziato per 90 milioni (30 all'anno dal 2018 al 2020, ha ricevuto l'ok della Conferenza Stato-Regioni giovedì 8 marzo e sarà firmato a giorni da Delrio.
Il finanziamento della progettazione dei lavori pubblici è un tassello chiave del nuovo assetto del nuovo Codice appalti 2016, dato che prevede come regola generale la messa in gara di progetti esecutivi, e dunque presuppone il rafforzamento della capacità progettuale (tecnica e anche economica) da parte di tutti gli enti pubblici, anziché affidare alle imprese (come avveniva prima) la progettazione esecutiva. Dato però l'impatto della novità, e data la carenza di risorse degli enti locali dedicate alla progettazione, è evidente che questi fondi avrebbero duvuto essere messi in campo subito, fin dal 2016.
Meglio tardi che mai, comunque: «Queste risorse – afferma il Ministro Delrio - consentiranno agli enti locali di realizzare buone progettazioni. Dalla messa in sicurezza di infrastrutture ed edifici pubblici, tra cui le scuole, alla revisione di progetti invecchiati, alla pianificazione strategica nelle città metropolitane, ai piani urbani della mobilità sostenibile, a progetti per la portualità».
«Con i due fondi - prosegue Delrio - si costituirà un buon parco progetti: progetti fattibili, pronti per essere finanziati, sopperendo alla carenza di progettazione efficace che impedisce o rallenta la realizzazione degli investimenti pubblici. Un'attività che potrà essere utile anche per consentire agli enti locali di partecipare a bandi e finanziamenti».
Le risorse a disposizione sono complessivamente 55 milioni per quest'anno, 65 per il 2019 e 80 milioni nel 2020.
Le risorse del fondo "insediamenti prioritari" sono già assegnate in dettaglio nel decreto, anche se le modalità di richiesta saranno definite nelle prossime settimane con un decreto direttoriale del Ministero. Lo stesso è previsto, con tabelle dettagliate, nel fondo enti locali, per Città metropolitane e Province, mentre la quota dei Comuni sarà assegnata con bando, sulla base di punteggi. Le modalità operative sono sempre previste con decreto direttoriale.

Fondo insediamenti prioritari
Il Fondo opere prioritarie è previsto dall'articolo 202 del Codice appalti e finanziato nel 2017 con il fondo Investimenti per 500 milioni di euro dal 2017 al 2032, con 90 milioni i primi tre anni: 25 milioni nel 2018, 35 nel 2019 e 50 nel 2020. Il decreto Delrio decide di concentrare in via sperimentale le risorse dei primi tre anni interamente su enti locali e autorità portuali.
Le risorse andranno per 30 milioni alle 15 (nuove) Autorità di sistema portuale, 24 milioni alle 14 Città Metropolitane, 30 milioni ai 14 Comuni capoluogo di Città Metropolitane, 25 milioni ai 36 Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma (non ricadenti in Città Metropolitana) o con popolazione superiore ai 100.000 abitanti.
Le risorse destinate alle 15 Autorità di sistema portuale sono ripartite tra i 79 progetti considerati ammissibili in sede di Conferenza Nazionale di Coordinamento delle Autorità di Sistema Portuale del 30 gennaio 2018.
Le risorse destinate a Città Metropolitane e Comuni (come definiti sopra) andranno utilizzate prioritariamente per la predisposizione dei Piani Strategici Metropolitani (Psm) e dei Piani urbani della mobilità sostenibile (Pums). Per chi ha già redatto i Psm o i Pums o già affidato l'incarico per la loro realizzazione, le risorse andranno utilizzate per la predisposizione di progetti di fattibilità o di project review riferiti ad opere contenute in tali strumenti di pianificazione o comunque di prioritario interesse nazionale, cioè coerenti con le strategie della nuova politica di pianificazione infrastrutturale e con i fabbisogni infrastrutturali individuati nell'Allegato al Def 2017.
I beneficiari (Città metropolitane e Comuni) devono inviare l'elenco dei piani/progetti, entro 90 giorni dalla pubblicazione sul sito ministeriale del decreto direttoriale che disciplina modalità e termini della presentazione delle proposte (una scadenza che oscillerà presumibilmente tra giugno e luglio prossimi). All'atto dell'assegnazione delle risorse per i piani/progetti considerati ammissibili, viene erogato un anticipo pari al 50% delle risorse allocate per l'anno corrente. Le modalità di erogazione del restante 50% vengono definite con Decreto direttoriale riportato sul sito ministeriale. Sono ammissibili solo le spese sostenute a valere su contratti e obbligazioni giuridicamente vincolanti stipulati dopo l'emanazione del presente decreto.
Le risorse per ogni soggetto beneficiario (Autorità di sistema portuale, Città metropolitane, Comuni capoluoghi di Città metropolitane, altri capoluoghi di provincia) sono già ripartite dettaglio, con nome e cognome, nel decreto .

RIsorse alle grandi citta'
Mettendo insieme i due decreti (si veda l'altro servizio per il fondo enti locali), queste le cifre assegnate alle 14 Città metropolitane:

Bari, 4,255 milioni, di cui 2,618 per la città metropolitana, e 1,637 milioni per il comune capoluogo;
Bologna , 4,103 milioni, di cui 2,381 per la città metropolitana e 1,722 per il comune capoluogo;
Cagliari , 3,055 milioni, di cui 1,610 per la città metropolitana e 1,445 per il comune capoluogo;
Catania , 4,172 milioni, di cui 2,462 per la città metropolitana e 1,710 per il comune capoluogo;
Firenze , 4,034 milioni, di cui 2,366 per la città metropolitana e 1,668 per il comune capoluogo;
Genova , 4,066 milioni, di cui 2,044 per la città metropolitana e 2,022 per il comune capoluogo;
Messina , 3,685 milioni, di cui 2,005 per la città metropolitana e 1,680 per il comune capoluogo;
Milano , 4,770 milioni, di cui 4,141 per la città metropolitana e 2,629 per il comune capoluogo;
Napoli , 6,223 milioni, di cui 4,011 per la città metropolitana e 2,212 per il comune capoluogo;
Palermo, 4,754 milioni, di cui 2,753 per la città metropolitana e 2,001 per il comune capoluogo;
Reggio Calabria , 3,597 milioni, di cui 1,933 per la città metropolitana e 1,664 per il comune capoluogo;
Roma , 10,917 milioni, di cui 5,537 per la città metropolitana e 5,380 per il comune capoluogo;
Torino , 5,997 milioni, di cui 3,845 per la città metropolitana e 2,152 per il comune capoluogo;
Venezia, 4,077 milioni, di cui 2,119 per la città metropolitana e 1,958 per il comune capoluogo.

Fondo progettazione 1, la ripartizione tra Autorità portuali e grandi città

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