Appalti

In Arabia Saudita Salini Impregilo si aggiudica maxi-urbanizzazione da 1,3 miliardi di dollari

di S.Fi.


Salini Impregilo d'Arabia. Il gigante italiano delle costruzioni ha vinto un mega appalto da 1,3 miliardi di dollari per urbanizzare un'intera città (6mila abitazioni) vicino alla capitale saudita Riyadh. America e Arabia sono le due «A» nel mappamondo del gruppo romano. Il patron Pietro Salini ha fatto rotta sugli Stati Uniti, mercato del futuro per le infrastrutture: paese solido e affidabile ma bisognoso di investimenti. Mossa strategica perché il nuovo presidente Donald Trump ha lanciato a fine gennaio un piano da 1700 miliardi di dollari. L'attenzione sull'America, dove Salini ha acquisito una storica azienda di strade, Lane Construction, rischia di far passare in secondo piano l'Arabia, un mercato di opere pubbliche tornato fiorente (88 miliardi di opere pubbliche pianificate), dopo alcuni anni di rallentamento a causa del crollo del petrolio.

Il Golfo Persico pesa tanto quanto gli Stati Uniti sulla torta dei ricavi di Salini Impregilo: circa il 25% ciascuno. Metà dei 6 miliardi di euro di giro d'affari viene da quelle due sole aree. A Riyadh si concentra il grosso dei cantieri di Salini, entrata nel regno saudita da più di 50 anni: l'appalto più grosso è della Linea 3 (Orange Line) della metropolitana della città, un'opera da 41 km di tunnel, il più lungo della capitale saudita, del valore di 3 miliardi di dollari. Lo scorso aprile è partito il progetto Al Faisaliah District Redevelopment, una riqualificazione urbana da 300 milioni. Tramite la controllata Fisia Italimpianti, poi, Salini costruirà un impianto di desalinizzazione (commessa da 255 milioni). Ma è in tutta la penisola arabica Salini Impregilo ha cantieri sparsi, dai modaioli Emirati al tradizionalista Oman: a Dubai il gruppo partecipa alla costruzione del nuovo aeroporto Al Maktoum, destinato a diventare l'hub esclusivo della compagnia aerea Emirates con un traffico stimato di 220 milioni di passeggeri all'anno e destinato a diventare il più importante scalo al mondo per grandezza e flusso di ospiti entro il 2050.

Sempre a Dubai, gli italiani costruiranno il Meydan One Mall, faraonico centro commerciale fulcro di un massivo piano di sviluppo urbano situato tra Meydan e Al Khail Road (un contratto del da 435 milioni di dollari finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti). Nella capitale degli Emirati Abu Dhabi sta realizzando la progettazione e la costruzione di uno snodo stradale che collegherà due isole dell'arcipelago della città, il Capital District e il Central Business District: opera da 200 milioni. In Qatar ci sono due cantieri, per uno stadio e la metropolitana di Doha in vista dei Mondiali di calcio del 2022. Infine in Oman sarà la volta di un impianto di desalinizzazione.La notizia ha fatto impennare il titolo in Borsa, dove Salini è balzata del 2,4% a 2,6 euro. Il prossimo 15 marzo l'azienda comunicherà i dati di bilancio del 2017.

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